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Soppresso il Ministero dell’Economia Nazionale
Il Ministero dell'Economia Nazionale viene soppresso ed i relativi uffici sono trasferiti per intero al Ministero delle Corporazioni. La coesistenza di due Ministeri destinati a presiedere alla vita economica nazionale, nel periodo tra il 1926 ed il 1929, era infatti nettamente in contrasto con il sistema corporativo. Il Ministero dell'Economia era in sostanza l'antico Ministero di Agricoltura Industria e Commercio, cioè quel Dicastero con il quale è stato attuato l'intervento nella vita economica durante il regime liberale e secondo i principi di questo. Tale intervento, che si riduceva ad un controllo di polizia, resterà successivamente assorbito e superato dal nuovo sistema corporativo fascista. Continuare a tenere divisa in due distinti Dicasteri l'azione statale nel campo economico significherebbe ammettere la compatibilità di due forme diverse d'intervento: quella "negativa" dell'antica polizia dell'industria e del commercio e quella "positiva", costruttiva e fattiva, rappresentata dall'azione delle corporazioni e dei sindacati. La prima forma d'intervento deve necessariamente divenire parte ed aspetto della seconda: come primo passo di tale confluenza, occorre riunire i servizi interessanti in qualsiasi modo l'economia e la produzione in un unico organismo amministrativo, il quale non può essere che il Ministero delle Corporazioni.
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