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Conferenza intergovernativa a Lussemburgo
Si apre a Lussemburgo la Conferenza intergovernativa il con il mandato di elaborare, in vista di far progredire l'Unione europea, un trattato sulla politica estera e la sicurezza comune sulla base dei progetti franco-tedesco e britannico e le modifiche del Trattato Cee necessarie alla messa in opera degli adattamenti istituzionali concernenti il processo di decisione del Consiglio, i poteri di esecuzione della Commissione e i poteri del Parlamento europeo.
Sin dall'inizio è chiara la volontà di ridurre al minimo le riforme istituzionali e di lasciare al di fuori della discussione il Parlamento europeo e l'opinione pubblica, seguendo la prassi, purtroppo, ormai consolidata. Nel corso del negoziato si ha l'impressione che il Regno Unito e la Francia abbiano formato una sorta di direttorio, mirante ad indebolire ogni proposta di portata maggiore. L'Italia è sola nel sostenere le tesi più avanzate, soprattutto in ordine ai poteri del Parlamento europeo, con il sostegno, in certi momenti, del Benelux. si aprì a Lussemburgo.
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