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Concessa la riforma della Costituzione di Malta
La desiderata e invocata riforma della Costituzione maltese viene parzialmente concessa con le Lettere Patenti, che istituiscono un nuovo Consiglio di Governo composto di 18 membri. Questo Consiglio ha il potere di emanare leggi "per la pace, l'ordine e il buon governo dell'isola", a patto che tali leggi non siano incompatibili con la legge d'Inghilterra, con gli statuti del Regno Unito, con ogni altra disposizione del Consiglio estensibile a Malta e con i medesimi decreti che avevano costituito il Consiglio o con le Disposizioni Reali. Alla Corona è riservato un potere concorrente che le consente di legiferare in generale su Malta attraverso Order in Council. Il Governatore, inoltre, mantiene un potere di veto In base a questa Costituzione, leggi e delibere possono essere proposte da ogni membro del Consiglio, ma quando si tratta di concessione di pubblico denaro, l'iniziativa è riservata al Governatore. Nella discussione delle leggi il Consiglio può chiedere l'aiuto di uno o più legali, e le decisioni finali sono prese in base alla maggioranza dei voti espressi dai membri presenti. Il nuovo Consiglio è formato dal Governatore, nella carica presidenziale, nove membri ufficiali, cioè di nomina governativa, a cui si oppongono (spesse volte nel senso realistico della parola) otto membri elettivi. Tutti i membri devono essere britannici di nascita o naturalizzati con un'età minima di 21 anni. Questa costituzione garantisce ai maltesi, quindi, un Consiglio almeno parzialmente elettivo, che, sia pure con alcune variazioni relative alla sua composizione e alle sue prerogative, caratterizzerà la vita politica maltese fino alla concessione del self-government del 1921.
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