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Alleanza Atlantica: de Gaulle vuole più voce in capitolo

24 settembre 1958

Meno di quattro mesi dopo la sua investitura e quattro giorni prima del referendum costituzionale, Il Presidente francese de Gaulle indirizza ai governi di Londra e Washington un memorandum accompagnato da lettere personali. Le sue critiche sono rivolte alla maniera in cui era organizzata e concepita la difesa del mondo libero di fronte alla minaccia comunista. L'accento è messo sul carattere sproporzionato esistente in caso di guerra termonucleare tra i rischi corsi e le responsabilità assunte. Secondo il memorandum, la Francia dovrebbe avere voce in capitolo per l'utilizzo, in caso di conflitto, dell'arma atomica. Washington non si mostrerà molto favorevole a questa proposta così come alcuni altri alleati: Fanfani, per l'Italia, si dichiarerà poco favorevole ad accettare che una differenza sia fatta tra i "pilastri" e le "colonne" dell'Alleanza Atlantica. Il pericolo che la creazione di un direttorio di tre grandi potenze possa ravvivare lo scontento degli altri paesi europei è presente e i risultati ottenuti dal governo francese saranno quindi scarsi.

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