Sintomi della sclerosi multipla
I sintomi della s.m. sono tutti, di qualsiasi tipo (inerenti il sistema nervoso chiaramente), dal semplice formicolio alla paralisi completa.
Si deve tenere conto di quella che era la così detta triade di Charcot: nei pazienti con sclerosi multipla i sistemi interessati prevalentemente sono il sistema sensitivo, il sistema motorio, (il sistema piramidale ed il sistema cerebellare).
La percentuale maggiore riguarda i disturbi sensitivi (parestesie che possono essere a livello delle dita, del braccio, del torace, della schiena, delle gambe, etc.; uno dei segni classici è il segno di Lhermitte, cioè abbassando la testa questi soggetti avvertono una scossa che si risente lungo la schiena).
Inoltre si hanno i disturbi dell’equilibrio prevalentemente di tipo cerebellare, perché questi pazienti hanno problemi al cervelletto (le placche a livello cerebellare sono abbastanza frequenti).
Un altro dato importante è la neurite ottica retro bulbare, che può costituire l’esordio della malattia; in quanto il nervo ottico ha una mielina di tipo centrale ed è quindi l’unico nervo che viene ad essere interessato nella sclerosi multipla, perché gli altri nervi cranici hanno una mielina periferica, quindi non vengono demienilizzati.
È chiaro che anche questi possono essere interessati perché per esempio nel ponte dove c’è la sostanza bianca si può formare una placca che comprime il nucleo del faciale, ma per il nervo ottico è diverso, nel nervo ottico avviene la demielinizzazione dello stesso.
Quindi si forma la così detta neurite ottica retro bulbare e la risultante è che il soggetto ci vede male, e in più si ha il dolore perché vi è la presenza di un edema retro orbitario.
Il soggetto però può recuperare del tutto, quindi ha 15 - 20 giorni di dolore e deficit di appannamento visivo che poi recupera completamente per esempio.
Altri disturbi riguardo i deficit motori, prevalentemente da lesione e da interessamento del fascio piramidale: paresi o paralisi più o meno gravi, con tutte le caratteristiche delle paralisi di tipo centrale: deficit motorio (deficit di forza naturalmente), iperreflessia e ipertono di tipo spastico.
Poi si può anche realizzare come mielite trasmessa, con placche anche a livello del midollo e quindi dare segni clinici, con una tetraparesi, o una paraparesi spastica .
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Dettagli appunto:
- Autore: Irene Mottareale
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie
- Esame: Neurologia
- Docente: Scienze Motorie
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