Eziologia del tremore parkinsoniano

-    è classicamente a riposo, quindi hanno le mani poggiate e tremano, si fanno muovere e sparisce. Questo è l'elemento essenziale, alla fine il parkinsoniano è meno disturbato dal proprio tremore rispetto alla rigidità, (quando deve mangiare non trema, chi trema è colui quale ha il tremore essenziale).
-    non è posturale
-    non è d'azione
-    arto superiore maggiormente interessato ma anche arto inferiore
-    può colpire la testa
-    la frequenza è 3-8 Hz
-    è associato a quei disturbi di cui abbiamo straparlato (ipocinesia, cinesia, rigidità, ecc. ecc.)
-    risponde a farmaci anticolinergici ( all'interno dei circuiti dei nuclei della base oltre al glutammato ed al  gaba c'è l'acetilcolina, tant'è che Ornichieviz vecchio clinico, pensava che il Parkinson fosse uno squilibrio tra la dopamina e l'acetilcolina, affermando che se veniva meno la dopamina, sarebbe venuta meno l'acetilcolina, ecco perché anticolinergici)  ed antistaminici.
Tremore cerebellare:
-    è cinetico, d’azione perché il cervelletto coordina la corretta esecuzione del movimento mentre viene seguito.
È un sistema di feedback per cui se io voglio andare da un punto all'altro, c'è un sistema di controllo continuo dal cervelletto che sa quali movimenti devono compiere, ma se questo sistema non funziona, soprattutto quando arrivo alla fine del movimento, soffro di dismetria, cioè non so per esempio a che punto si trova il naso e tendo a fermarmi prima rendendomi subito conto che mi sono fermato troppo presto, allora riattivo i muscoli, poi mi fermo di nuovo, poi li riattivo e così via, allora tutto questo porta ad un movimento a segmenti tremante soprattutto nella parte terminale, tant'è che si chiama TELEBRADICINESIA quando parliamo del cervelletto.
-    Interessa maggiormente arti superiori e inferiori, ma anche la testa
-    Particolarità: nistagmo
-    Terapia: trattamento della causa