Complicanze delle fratture: generali
Si differenziano in base ai tempi di insorgenza:
IMMEDIATE (sono quelle che si verificano subito, istantaneamente al momento stesso in cui è avvenuta la frattura)
Shock (sintomi: stato di ipotensione,tachicardia,sudorazione,pallore,vertigini,perdita di coscienza; generalmente si presenta nel caso di fratture di una certa importanza,soprattutto nei soggetti politraumatizzati )
PRECOCI (insorgono a distanza di 7-10 giorni dalla frattura stessa e possono verificarsi per un periodo di tempo compreso tra circa 1mese e mezzo -2 mesi, in effetti il limite ultimo è abbastanza discusso)
Embolia adiposa ( presenza di lobuli di grasso che vengono ad essere convogliati lungo il circolo ematico venoso che rimane pervio e permette al lobulo di penetrarvi e procurare danni anche abbastanza gravi legati a fenomeni di tipo ostruttivo infatti questi lobuli ostruiscono i vasi polmonari e il soggetto muore per un infarto polmonare ,ciò non succede invece nel vaso arterioso perché questo nel momento in cui viene ad essere reciso tende a collabire perché ha una tunica media molto importante che tende ad occludere il vaso e quindi il problema già si risolve; essa si ha in seguito alla rottura dei vasi endostali ma anche quelli vicini all’osso)
Tromboembolia (coaguli di sangue che si formano dalla rottura dei vasi in seguito alla frattura e che possono essere convogliati all’interno dei vasi; siccome molto spesso possono essere di grandi dimensioni questi trombi possono fermarsi a livello delle vene dell’arto inferiore causandone la trombosi, se invece questi trombi tendono a risalire possono causare ostruzione dei vasi polmonari e quindi anche la morte)
TARDIVE (avvengono a distanza di 2-3-4 mesi)
Piaghe da decubito (si hanno quando il soggetto sta troppo a letto cute e sottocute vengono ad essere schiacciate, vanno in contro a una sofferenza ipossica e quindi alla necrosi
Cistopieliti (infezione delle vie urinarie)
Broncopolmoniti (infezione delle vie respiratorie)
Queste infezioni possono essere gravi a tal punto da portare alla morte del soggetto perché dipendono dal fatto che per determinati tipi di terapia il soggetto è costretto ad un lungo allettamento, per cui si ha ristagno dei secreti bronchiali e della vescica,ciò favorisce la possibilità che si sviluppino infezioni dell’apparato respiratorio e urinario,senza quindi una stretta conseguenza del trattamento tanto è vero che nei soggetti anziani si preferisce intervenire chirurgicamente o immediatamente proprio per prevenire questi allettamenti prolungati.
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Dettagli appunto:
- Autore: Irene Mottareale
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie
- Esame: Malattie dell'apparato locomotore
- Docente: Sanfilippo
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