Georgese Seurat, tra impressionismo e fine 800
Georges Seurat (1859 – 1891) risulta estremamente importante; è lui il punto intermedio tra gli anni dell’Impressionismo (1874_1886) e gli ultimi quindicenni dell’800.
Gli artisti rientranti in questi ultimi, infatti, non si interessano più al colore da adoperare per dipingere la tela, ma individuano gli effetti che il colore produce rispetto a quanto lo contorna!
Basti pensare a riguardo, che Seurat dipinge perfino sulla cornice..
Artista straordinario che vive solo 32 anni; nel 1890, un anno prima della sua morte, viene anche a mancare Vincent van Gogh insieme al fratello Theo; nello stesso anno Paul Gauguin scrive frasi di grande dolore per la morte di quest’ultimo…
Seurat nella sua breve vita partecipa a ben 8 mostre; la prima risale al 1883 mentre l’ultima alla quale assiste si svolge presso il Salon des Indipendents.
Nel 1891, morendo, lascia delle tele incompiute; egli viene attaccato violentemente e vengono messe in dubbio le sue opere, al punto tale da essere distrutte! Infatti nessuno voleva più esporle, ne tantomeno comperarle!
Un altro elemento che lo contraddistingue dai pittori Impressionisti, è il fatto che essi tendevano ad esprimersi poco sui propri lavori… Seurat invece, è stato un grande teorico di sé stesso.
Negli ultimi quindicenni dell’800, si formano tutte quelle teorie riscontrabili poi nelle avanguardie storiche!
Seurat criticherà moltissimo il filone impressionista in quanto il basarsi troppo su ciò che vede l’occhio era per lui futile! Egli, diversamente, sosteneva che l’arte dovesse divenire qualcosa per la materia grigia, qualcosa che inducesse la mente a pensare!
L’elemento cardine, presente nella pittura dell’artista tenuto in considerazione, è l’ immobilità; nel 1839 egli studia la Teoria del colore trascendente
Ad esempio, tutti tenevano in considerazione Ingres per la sua accuratezza, per il suo ordine, per le sue linee e contorni ma poi ognuno concepiva l’arte in un modo del tutto soggettivo; basti pensare a Degas e al suo interesse verso le ballerine….. Egli a differenza di Ingres che faceva mettere tutti in posa, egli (interessante ricordare a riguardo, l’opera La Bagnante; ella è messa di spalle rispetto allo spettatore), coglieva l’attimo, catturava il movimento riguardante quella frazione di secondo, il tutto reso chiaramente possibile dalla Fotografia che rappresenta sicuramente, l’importante invenzione del secolo.
Un altro anello cardine, per ciò che concerne le prime avanguardie, è il MANIFESTO DEL SIMBOLISMO che risale al 1886! Nello stesso anno avviene l’ultima delle 8 mostre impressioniste!
Nel 1883-84 c’era stata la prima mostra indipendente; in America si era proprio formata la cosiddetta Società artisti indipendenti; mentre, negli ultimi anni dello stesso secolo in Francia nasce, sotto Duchamp, la Societée Anonime. Gli Americani sono riusciti a far divenire l’arte qualcosa ; infatti Duchamp negli anni 50 diventa, per l’appunto, cittadino Americano !
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Dettagli appunto:
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Autore:
Fabio Pavani
[Visita la sua tesi: "Le nuove frontiere del turismo industriale: la ''motor valley'' zona di eccellenza italiana"]
[Visita la sua tesi: "Nuove frontiere del turismo. Turismo sportivo, il caso del golf"]
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Scienze Umanistiche
- Esame: Storia dell'arte contemporanea
- Docente: Prof.ssa Subrizi
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