Caratteristiche del simbolismo e del post-impressionismo
Caratteristiche del simbolismo e del post-impressionismo
Uno dei massimi esponenti di questa nuova corrente artistica, è Redon il quale, raggiunge dei risultati straordinari, estremamente originali; egli compie numerose litografie per diverse opere letterarie, componendo esseri fantastici.A riguardo, effettua molti dipinti basati sulla presenza di un occhio che indica esplicitamente come sia già cambiato tutto in soli 4 anni (1888 – 1892).
Ciò che si vuole esaltare, è l’importanza della produzione di immagini mentali; non c’è un distacco totale dalla realtà ma si cerca, piuttosto, di ottenere una sintesi. Quest’ultima viene considerata il punto di congiunzione con il mondo interiore che si manifesta sempre di più tramite le opere d’arte..
Zaratrusta ad esempio, produce tra sogno e realtà, spazi totalmente nuovi; egli si rappresenta come un viandante che viaggia con un serpente ed un’aquila..
Inoltre, l’altro grande elemento di rottura che contraddistingue i 15 anni seguenti l’ultima mostra impressionista del 1886, è il Linguaggio che viene analizzato in maniera estremamente analitica tanto che nascono diverse correnti incentrate sull’analisi di esso portando, per ciò che concerne l’America, alla nascita della Semiotica. Infine, Viene analizzata la parola; “Come si parla? Cosa vuol dire esprimere le immagini in parole?”.
Ma accanto al Simbolismo e al Post – impressionismo abbiamo anche il Pre – impressionismo che invece esprime angoscia esistenziale, ansia, solitudine….
Tra l’altro è proprio adesso, nel 2006, che si celebrano i 150 anni dalla morte di Freud che nel 1900 pubblicava il libro L’interpretazione dei sogni, segnalando un cambiamento radicale in quanto è con lui che si inizia a riflettere sull’inconscio dell’uomo.
Questi cambiamenti sono, però, dovuti anche alla situazione sociale del momento; la fine della rivoluzione industriale porta alla cosiddetta “crisi dell’uomo moderno” che sembra porsi sempre più la seguente domanda; “sono io o la folla”?. In questa grande eterogeneità sembra sfugga il punto di riferimento; Marx compone il famoso Manifesto del 1848! L’autore più studiato come teorico della modernità, infatti, è proprio lui.
E’ interessante anche riprendere Gauguinì;
Paul Gauguin infatti invierà forti messaggi di critica nei confronti dell’arte e nello specifico, della società contemporanea. E’ tra l’altro da sottolineare che, a differenza degli artisti precedenti, Gauguin sarà un personaggio che sembrerà non interessato ad effettuare viaggi in Italia (ciò lo troviamo anche in Delacroix il quale sarà, ad esempio, affascinato dal mondo Orientale, tanto che visiterà il Marocco) ma bensì privilegerà l’isolamento dei mari del Sud; è a Tahiti e nelle Isole Marchesi che la pittura dell’artista riuscirà a dare il meglio di se stessa. E’proprio in questi luoghi che Paul Gauguin riesce a trovare il perfetto sodalizio tra uomo e natura; è qui che egli nota quei valori arcaici e fondamentali che ormai vanno sempre più perdendosi nell’era moderna…
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Dettagli appunto:
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Autore:
Fabio Pavani
[Visita la sua tesi: "Le nuove frontiere del turismo industriale: la ''motor valley'' zona di eccellenza italiana"]
[Visita la sua tesi: "Nuove frontiere del turismo. Turismo sportivo, il caso del golf"]
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Scienze Umanistiche
- Esame: Storia dell'arte contemporanea
- Docente: Prof.ssa Subrizi
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