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Compromesso di Bretton Woods


Stato nazione e democrazia e si sacrifica la globalizzazione eccessiva/iper-globalizzazione.

Bretton Woods + GATT consentono agli stati di mantenere poteri nazionali, pur eliminando molti controlli e favorendo l’integrazione (MFNC), con possibilità di sviluppo autonomo e di realizzare forme di capitalismi diversi (si può essere un’economia sociale di mercato, o un’economia ultra liberale, più conservativa, mista).
Qui c'è grande autonomia dello stato nazione, grande democrazia ma la globalizzazione è frenata. Questo ha prodotto grandi risultati, con estensione notevole sviluppo, soprattutto a Est (Asia) ma anche in Europa.

Questo compromesso è stato abbandonato negli anni '80, quando invece ha trionfato la globalizzazione eccessiva con globalizzazione finanziaria e i movimenti di capitale (liberalizzazione capitali e transazioni). Purtroppo sono stati fatti errori, spinti da Wall street, da altre banche, dalla de-regulation, dalla tecnologia (se non ci fosse stato internet i mercati finanziari non sarebbero esplosi così).

Se si segue questo modello, resta la sfida di come ridimensionare la globalizzazione e introdurre globalizzazione intelligente, una forma più misurata di globalizzazione.
Una volta limitati gli effetti negativi della globalizzazione, soprattutto quella finanziaria, si può procedere con regole globali e forme di federalismo sovranazionale. Questo compromesso può essere reintrodotto in epoca contemporanea, limitando gli effetti della finanza mondiale, delle crisi finanziarie e dello scoppio delle bombe e così si può passare alla globalizzazione intelligente con regole più globali e forme di federalismo sovranazionale.

Tratto da STORIA DELLA POLITICA ECONOMICA INTERNAZIONALE di Federica Palmigiano
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