Le lontane origini della civiltà greca
Le origini di quella che fu certamente la prima civiltà che sorse su una terra europea, all’epoca ancora avvolta dalla preistoria più fitta, sono tuttora molto incerte. Creta era fertile, adatta all’agricoltura, situata proprio al centro del Mediterraneo in una posizione ottimale per sfruttare le rotte commerciali, e in più, essendo un’isola, era anche protetta dal mare contro le invasioni delle potenze confinati e delle orde barbare. Non stupisce perciò che la civiltà sia giunta presto in questa isola fortunata, semmai non è ancora chiaro chi ve l’abbia portata: taluni sostengono che si trattò di genti provenienti dall’Asia Minore, altri attribuiscono il merito agli audaci mercanti egiziani, sottolineando come questi avessero raggiunto, già agli albori del II millennio, conoscenze marinaresche pressoché sconosciute alle civiltà territoriali della Mesopotamia.
In ogni caso quella che sorse a Creta fu una civiltà del tutto diversa rispetto ai grandi imperi del Vicino Oriente Antico. Mentre gli imperi egiziano, babilonese e poi hittita erano tutti grandi stati territoriali, basati sull’agricoltura e sulla forza militare, ed erano mantenuti uniti grazie ad un forte accentramento amministrativo e politico nella figura del sovrano; quello di Creta fu un impero commerciale, basato sul dominio dei mari, tanto che per esso fu coniato il termine di talassocrazia (dal greco thalassa ‘mare’ e kratéo ‘comando’).
Tutto ciò era possibile perché il Mar Egeo era andato divenendo durante tutto il III millennio una sorta di grande mercato, con villaggi e città sparpagliate lungo la costa anatolica e nelle isole più prossime ad essa. L’Egitto, che era già un area fortemente civilizzata, vendeva a questi insediamenti costieri i raffinati prodotti del suo artigianato, comprando legname e altre materie prime delle quali era privo. Tutto questo “commerciare” era facilitato dalla conformazione dell’Egeo, che essendo ricchissimo di isole ed isolette forniva una grande abbondanza di punti di approdo e di riferimenti per orientare la navigazione (in un epoca in cui essa avveniva quasi esclusivamente pilotando a vista, ossia seguendo il profilo della costa che i marinai ricordavano a memoria). Tutto questo favorì enormemente Creta, che crebbe assieme al volume del commercio nel Mediterraneo orientale man mano che gli imperi del Vicino Oriente si ingrandivano ed arricchivano. Creta fu insomma, dalla sua fioritura intorno al 2300 a.C. alla sua caduta introno al 1400 a.C., l’agente commerciale di questi grandi imperi, accumulando ingentissime provvigioni.
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