L’antico regno egiziano
L’antico regno egiziano (2600 circa - 2200 circa)
L'Antico Regno comprende cinque secoli, durante i quali si succedettero quattro dinastie (dalla III alla VI). La capitale venne trasferita a Menfi (da cui la denominazione anche di regno menfita), una città che si trovava proprio al confine fra i due antichi regni.
Un fatto molto importante che riguarda l’Antico Regno è il progressivo ridimensionamento dell’influenza politica dell’alto clero, specialmente del sacerdote di Eliopoli, la città sede del santuario dedicato al dio più importante. Anche se a questo sacerdote rimaneva destinata la carica di visir (primo ministro), l’amministrazione dello stato passò gradatamente sempre più nelle mani dei governatori provinciali e degli scribi. Questi ultimi erano un ceto ristretto ma importantissimo: essendo i custodi della scrittura erano costoro a gestire l’intero apparato burocratico dello stato.
Parallelamente al perfezionarsi della macchina statale, la III dinastia vide anche l’espansione della politica estera egiziana, specialmente durante il regno di Zoser (2737-2717), che intraprese varie spedizioni militari contro la Nubia, dove il suo esercito compì razzie di schiavi e bestiame. Anche il commercio registrò una notevole crescita: dal Sinai giungevano pietre per l’edilizia, gemme e metalli preziosi (come oro e rame, probabilmente di origine siriana), mentre dal Libano, con il quale si stabilirono contatti, legno di cedro per l’edilizia e le imbarcazioni. In generale l’Egitto visse un periodo di fioritura, sia economica che artistica, come è testimoniato anche dal monumentale complesso mortuario che Zoser fece costruire a Saqqara: l'elemento centrale era costituito da un'enorme piramide a gradoni, la quale per la prima volta era composta da grandi blocchi di pietra anziché da mattoni di fango. Lo stesso progresso avvenne con la tecnica dell’imbalsamazione, che raggiunse un livello assai elevato.
La IV dinastia ebbe inizio con il faraone Snofru, che fece edificare a Dahshur (a sud di Saqqara) la prima piramide a facce lisce, sebbene non perfettamente triangolari. Primo sovrano guerriero del quale rimanga un'ampia documentazione, Snofru condusse una serie di vittoriose campagne militari in Nubia, in Libia e nella penisola del Sinai. Promuovendo il commercio e lo sfruttamento minerario, diede prosperità al regno. I successori di Snofru, Cheope, Chefren e Micerino, sono gli inquilini delle tre famose piramidi monumentali si Giza. Sotto la IV dinastia la civiltà egizia raggiunse un notevole sviluppo. L’altissimo livello toccato nelle opere ingegneristiche fu conseguito in ogni campo, dalla scultura alla pittura, alla navigazione, alle scienze. Gli astronomi di Menfi crearono per primi un calendario solare basato su un anno di 365 giorni, mentre i medici dell'Antico Regno acquisirono importanti conoscenze nel campo dell'anatomia (in particolare sul sistema circolatorio del corpo umano) e della chirurgia.
I faraoni della V dinastia ereditarono questo situazione idilliaca ma dovettero anche affondare anche i primi segni di cedimento. Furono comunque capaci di intensificare gli scambi commerciali e di rimpinguare il bilancio con azioni militari nell’area del Sinai e della Palestina. Ma nonostante gli sforzi non riuscirono a porre un freno al crescente potere assunto dagli alti funzionari statali e dagli amministratori delle grandi proprietà. La decadenza del potere regio proseguì dunque durante la VI dinastia: Pepi I (2395-2360 circa), fu vittima di una congiura ordita dalla moglie; mentre si ritiene che durante gli ultimi anni di regno di Pepi II (2350-2260), il potere fosse di fatto esercitato dal primo ministro. Fu l’ultimo sovrano dell’Antico regno, ormai il potere centrale era in dissoluzione.
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Autore:
Lorenzo Possamai
[Visita la sua tesi: "Enrico Mattei, qualcuno mi sostituirà"]
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Scienze Politiche
- Esame: Storia del vicino oriente antico
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