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La crisi del Golfo


La crisi del Golfo persico ha inizio il 2 agosto 1990 con la massiccia invasione del Kuwait da parte delle truppe irachene. L’8 agosto il governo iracheno proclama l’annessione del Kuwait che viene considerata ormai come la 19° provincia dell’Iraq.
L’invasione del Kuwait fu motivata dall’Iraq sulla base di argomenti legati
- alla stessa nascita del Kuwait quale stato indipendente: l’Iraq sostenne che sin dall’acquisto dell’indipendenza nel 1961 il Kuwait ne aveva chiesto l’annessione quale parte integrante del territorio, o quanto meno una revisione dei confini
- a vicende successive concernenti il prezzo del petrolio: il governo iracheno accusava il Kuwait (e gli Emirati Arabi Uniti) di inondare il mercato mondiale con un eccesso di produzione di petrolio superiore alle quote assegnate dall’OPEC
- questa politica avrebbe danneggiato l’Iraq privandolo di una ingente parte delle sue entrate necessarie per il forte indebitamento esterodovuto anche alla lunga guerra con l’Iran (secondo l’Iraq le decisioni del Kuwait in materia
petrolifera facevano parte di un complotto coordinato con gli USA)
Nel dibattito, il 2 agosto 1990, svoltosi davanti al Consiglio di sicurezza l’Iraq sostenne anche di avere inviato le proprie truppe su richiesta di un nuovo governo kuwaitiano, il quale avrebbe deposto il precedente, e al fine di ristabilire l’ordine

Tratto da L'ONU E LA CRISI DEL GOLFO di Alice Lavinia Oppizzi
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