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Charlotte Auerbach e la mutazione genica

L'ispiratrice e la fondatrice di tutto il settore della ricerca sulla mutagenesi chimica prima, e della mutagenesi ambientale dopo, è stata indubbiamente Charlotte Auerbach. Durante la prima guerra mondiale i farmacologi erano stati colpiti dalla somiglianza esistente tra le ustioni prodotte sulle persone dalle radiazioni X e dal gas mostarda (gas asfissiante usato abbondantemente in tale guerra chiamato anche solfuro di dicloroetile).
Nel caso dei raggi X si ipotizzava che tale processo dipendesse dalle lesioni cromosomiche indotte che interferivano con le mitosi. Da ciò l'ipotesi che il gas asfissiante potesse indurre aberrazioni cromosomiche e quindi mutazioni.
La Auerbach, utilizzando questa ipotesi, condusse esperimenti da induzione di letali recessivi in Drosophila, ottenendo frequenze di mutazione comprese tra il 7 e il 24%. Inoltre dai suoi primissimi esperimenti fu evidente che le mutazioni prodotte chimicamente erano principalmente mosaici mentre quelle indotte tramite radiazioni ionizzanti erano cambiamenti whole-body (tutto il corpo).  Si accorse anche che, il rapporto tra mutazioni puntiformi e mutazioni cromosomiche era differente, essendo molto più alto dopo il trattamento chimico che dopo radiazioni ionizzanti.

Tratto da CITOGENETICA E MUTAGENESI AMBIENTALE di Domenico Azarnia Tehran
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