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Plasma ad accoppiamento induttivo



Il plasma ad accoppiamento induttivo (ICP) è stato studiato per la prima volta in una sorgente di emissione per analisi nei primi anni ’60 da Farrel e i suoi collaboratori negli Stati Uniti (Iowa State University) e da Greenfield e i suoi collaboratori in Inghilterra (Albright and Wibson Ltd.). Sfortunatamente. Questa nuova sorgente fu introdotta nel momento in cui AAS a fiamma stava attraversando un’esplosiva crescita e guadagnando ampio consenso come strumento d’analisi. Allo stesso tempo le tecniche affermate di emissione atomica (eccitazione ad arco e a scintilla) stavano attraversando un profondo declino nell’uso generale. Perciò c’è voluto quello che ora sembra un tempo incredibilmente lungo perché la tecnica ICP ottenesse consenso nella comunità analitica. Difatti, il primo spettrometro ICP commerciale non fu introdotto fino al 1975, più di 10 anni dopo la prima descrizione di sorgenti ICP. Da allora, comunque, c’è stata una crescita fenomenale nel numero di spettrometri ICP nei laboratori scientifici e analitici.

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