Lampade a scarica senza elettrodo (EDL)
Tra le sorgenti di radiazione, le lampade a scarica senza elettrodo mostrano la più alta intensità di radiazione e la più stretta ampiezza di emissione. Sono entrambe usate nell’AA e nella spettrometria di fluorescenza. Il più grande vantaggio delle EDL è l’alta intensità della radiazione che può essere di diversi ordini di grandezza superiore di quella delle lampade a catodo cavo, specialmente per elementi facilmente vaporizzabili. Il rapporto segnale-rumore viene generalmente aumentato, il che dà una più alta precisione e aumenta i limiti di rilevabilità. Le EDL sono di grande vantaggio specialmente quando si lavora nella regione dell’UV.
Le EDL consistono di tubi guarniti di quarzo, di 3-8 cm in lunghezza e circa 0,5-1 cm di diametro. Il tubo è riempito con pochi milligrammi del metallo puro da analizzare o un suo sale volatile e di un gas inerte (argon) alla pressione di poche centinaia di pascal.
L’energia di eccitazione è prodotta da un campo elettromagnetico di onde radio ( > 100 MHz) o radio-frequenze (100 KHz – 100 MHz). In generale, l’intensità delle lampade a microonde è migliore di quella a onde radio, ma le lampade a onde radio sono più stabili e non necessitano di un termostato.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco Lazzara
[Visita la sua tesi: "Determinazione di arsenico mediante voltammetria di stripping anodico con elettrodo in oro"]
[Visita la sua tesi: "I laser a coloranti: fondamenti e stato dell'arte"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
- Corso: Chimica
- Esame: Chimica analitica
- Docente: Edoardo Mentasti
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