Riparazione diretta del danno al DNA
I dimeri di pirimidina (CPD), uno dei danni principali indotti sul DNA dai raggi UV, possono fotorevertire spontaneamente a lunghezze d'onda comprese tra i 200 e i 300 nm (fotoriattivazione non enzimatica) o essere monomerizzati ad opera della DNA fotoliasi (fotoriattivazione enzimatica), un enzima che si lega al dimero, e in presenza di energia luminosa con lunghezze d'onda comprese tra 300 e 500 nm, catalizza una reazione che rompe l'anello di ciclobutano che unisce le due pirimidine. La fotoriattivazione enzimatica è un sistema efficiente e accurato che è stato descritto sia nei procarioti che negli eucarioti ma è assente nei mammiferi placentati. Per questo, è attualmente considerata un meccanismo di riparazione che non ha alcun significato biologico nelle cellule umane. Comunque tutte le fotoliasi sono associate a due cromofori: il flavina adenina dinucleotide ridotto (FADH2) e una pterina. La DNA fotoliasi è in grado di legare il DNA interagendo con una regione di 6-7 nucleotidi attorno al dimero. La formazione del complesso enzima-substrato avviene anche in assenza di luce, che è invece necessaria per innescare la reazione enzimatica: la luce viene infatti assorbita dalla pterina, che si eccita e trasferisce energia al cromoforo flavinico che, eccitandosi a sua volta, torna stabile cedendo un elettrone al dimero. Si forma così un anione del dimero che è instabile e monomerizza rompendo l'anello del ciclobutano che unisce le due pirimidine.
La transmetilazione, invece, è un processo che rimuove l'O6-metilG, una lesione altamente citotossica e mutagena indotta dall'esposizione a cancerogeni metilanti e a farmaci chemioterapici. L'O6-metilG permette alla guanina di appaiarsi sia con la citosina che con la timina. Nell'uomo l'attività che rimuove l'O6-metilG è codificata dal gene O6-metil-guanina-DNA metiltrasferasi (MGMT). MGMT ripara la O6-metilG attraverso un processo molto veloce e error-free che coinvolge una singola reazione (il trasferimento del gruppo metilico della O6-metilguanina a un residuo di cisteina della proteina stessa) durante la quale la MGMT si inattiva. La MGMT non è quindi un enzima catalitico nel senso usuale del termine e viene definito enzima suicida, dal momento che la proteina è consumata dal suo stesso substrato. Ciò implica che la riparazione si esaurisce quando la proteina MGMT disponibile viene consumata.
Continua a leggere:
- Successivo: La riparazione per escissione di basi
- Precedente: La riparazione del DNA danneggiato
Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Azarnia Tehran
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
- Corso: Scienze Biologiche
- Esame: Biologia molecolare
- Titolo del libro: Il Gene VIII
- Autore del libro: Benjamin Lewin
- Editore: Zanichelli
- Anno pubblicazione: 2007
Altri appunti correlati:
- Biologia applicata
- Biochimica
- Citogenetica
- Elementi di virologia molecolare
- Biotecnologie microbiche e ambientali
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- DNA computing per la risoluzione di problemi NP-completi e per la costruzione di una macchina di Turing universale
- The role of CARMA2/CARD14 in NF-kB activation signalling
- Molecular Evolution of Human Cancer Genes MDS2 and TCL6
- Un ambiente informatica per la valutazione dei geni rilevanti in un processo di valutazione di microarray dataset
- Studio e sviluppo di metodi robusti per la validazione automatica di miRNA
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.