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L’importanza dei fattori psicologici nella produzione di stress


A produrre lo stress non è tanto lo stimolo in sé, ma la reazione cognitivo-emotiva del soggetto.
Studi di Friedman e Rosenman: lo stress è correlato con professioni dove è richiesto un alto grado di qualità e quantità di lavoro e dove le persone percepiscono il proprio impegno come carico di responsabilità.

Sifneos: alessitimia = disturbo cognitivo-affettivo che colpisce il modo con cui il soggetto esperisce ed esprime le proprie emozioni: difficoltà nel trovare le parole per descrivere le proprie emozioni più atteggiamento concreto (forte interesse per dettagli della vita quotidiana) più posture rigide e povere relazioni interpersonali (analfabetismo emotivo).

Lazarus: rivela l’importanza dell’intreccio processi cognitivi-emotivi-ambientali : la persona pensa e agisce quindi trasforma la relazione persona/ambiente; l’informazione di ritorno dall’ambiente (feedback) è ripresentata alla persona attraverso l’attività cognitiva.
Il soggetto è un elemento attivo nell’interazione con l’ambiente, con capacità di apprasail: interpretazione valutativa dell’individuo (è uno dei fattori più importanti nel processo di stress:
- valutazione primaria: individua la situazione come minaccia (valuta possibilità, imminenza e danno)
- valutazione secondaria: stima delle proprie risorse difensive; il rapporto costituisce il rischio percepito.

Tratto da STRESS E BURNOUT di Antonella Bastone
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