La teoria della socialità della mente e dell’identità
Negli stessi anni George Herbert Mead sviluppa una teoria complessa della socialità della mente e dell’identità in cui l’aspetto simbolico della comunicazione umana è messo in primo piano. Per l’analisi della cultura e dei processi di socializzazione alla cultura egli identifica il meccanismo centrale nell’uso di simboli significativi attraverso i quali l’individuo impara ad assumere il ruolo degli altri, a divenire oggetto a se stesso, a sviluppare il proprio pensiero. Il pensiero e il sé non si formano in solitudine attraverso un atto introspettivo, ma scaturiscono dall’interazione con gli altri, quando, con il linguaggio, riusciamo a richiamare in noi stessi il significato che quel gesto vocale evoca negli altri. Una struttura mentale matura e un sé solido si ottengono quando siamo in grado di identificarci con una norma universale, con il modo di pensare di tutta la comunità.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Manuela Floris
[Visita la sua tesi: "La colpa e il ragionamento emozionale"]
- Università: Università degli Studi di Cagliari
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Sociologia dei processi culturali e comunicativi
- Titolo del libro: Sociologia dei processi culturali
- Autore del libro: Loredana Sciolla
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 2002
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