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Frequenze sonore inascoltate

Frequenze sonore inascoltate


La percezione uditiva impone all’ascolto e alla narrazione, li costringe ad articolarsi e scomporsi, a operare secondo armonia e chiarezza. Patrick Tomatis, medico specializzato in audiologia, curò le sordità dei traumatizzati dalla guerra e si accorse che c’è una stretta connessione tra la voce emessa dai soggetti e le frequenze riconoscibili dal loro orecchio: voce e linguaggio dipendono strettamente dall’udito. Si è creato così un metodo, detto appunto metodo Tomatis, che affronta i disturbi dell’attenzione e dell’apprendimento facendo riascoltare la voce registrata della madre o la musica di Mozart attraverso un ‘orecchio elettronico’. Lo schema corporeo di un individuo è in connessione diretta con l’organo dell’equilibrio situato nell’orecchio: i due si influenzano reciprocamente quindi un insieme cocleo-vestibolare capace di rispondere ad ampie frequenze può indurre ad un buon equilibrio psicofisico. Allo stesso modo, un corretto schema posturale e motorio è garanzia di buon ascolto. L’educazione deve permettere al bambino di vivere lungamente il suono prima di intellettualizzarlo e razionalizzarlo. La musica, è da ripensare quindi come mezzo educativo corporeo diffuso.

Tratto da PEDAGOGIA DEL CORPO di Adriana Morganti
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