L’oggetto fatato nei racconti delle fate
L’oggetto e l’aiutante --> nella fiaba gli oggetti fatati sono numerosi : capi di vestiario, oggetti di adornamento ( anello, forcelle) strumenti e armi (spada, arco, frusta) ogni specie di sacche, borselli, recipienti, parti del corpo di animali. Strumenti musicali, bevande …
Molti oggetti fatati sono parti di animali : pelli, artigli, denti. Durante l’iniziazione si conferiva ai fanciulli il potere sugli animali e questo si esprimeva col dare loro una parte di questo animale. Il pezzo d’animale viene dato in mano al fanciullo e costituisce un potere sugli animali.
La fiaba ha conservato il senso di questo dono = i peli della coda del cavallo danno il potere sul cavallo e lo sesso per gli uccelli.
Se tra l’animale-aiutante e l’animale di cui si va a caccia non c’è alcuna connessione, qualsiasi animale e oggetto può fungere da aiutante.
Oggetti che evocano gli spiriti --> questi oggetti possono essere di natura animale oppure sono strumenti come l’anello. In questi oggetti vive una forza, ma la forza è un concetto astratto. La forza è inerente a tutto l’animale e a tutte le parti di esso. La rappresentazione della forza come un essere invisibile è un passo verso la creazione del concetto di forza, cioè verso lo sparire dell’immagine e la sua sostituzione con un concetto.
La forza è staccata dall’oggetto e ricollegata ad una cosa qualsiasi che è l’oggetto fatato.
Questi oggetti esistevano anche nella prassi quotidiana e venivano usati.
Oggetti per accendere il fuoco --> questi oggetti evocano il cavallo, nella fiaba si tratta dell’acciarino e della pietra focaia in unione coi peli, bisogna bruciare i peli per evocare il cavallo.
L’acciarino e la pietra sono subentrati a forme più arcaiche quando il fuoco si produceva mediante attrito.
Lo strumento che accende il fuoco è un oggetto fatato che serve per evocare gli spiriti.
La bacchetta --> questo oggetto è il risultato dei rapporti dell’uomo con la terra e con le pietre.
Oggetti che danno l’abbondanza eterna --> non tutti questi oggetti sono fatati ma solo quelli che sono stati ottenuti in un certo modo -> nel rito dell’iniziazione era l’oggetto ricevuto dagli anziani.
Nella fiaba questo oggetto viene dato dal padre morto, dalla maga, dal morto riconoscente …
È fatato l’oggetto che è stato preso “di là”, nello stadio antico questo vuol dire dalla foresta ma secondo la fiaba è dal regno lontano.
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Dettagli appunto:
- Autore: Selma Aslaoui
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Antropologia Culturale
- Docente: Maria Cristina Citroni
- Titolo del libro: Le radici storiche dei racconti di fate
- Autore del libro: V. Propp
- Editore: Boringhieri
- Anno pubblicazione: 1985
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