Il bambino nel bosco: riti di iniziazione e racconto di fate
I bambini cacciati da casa e condotti nella foresta --> l’età nella quale i bambini venivano sottoposto al rito dell’iniziazione varia, ma di solito viene svolto prima della pubertà. I bambini venivano mandati nella foresta dove erano accolti da un essere misterioso.
Ci sono 3 forme della partenza :
I bambini vengono condotti nel bosco dai genitori
Un ratto dei bambini nel bosco
Il bambino va nella foresta di sua iniziativa.
Chi conduce i bambini nella foresta è il padre o il fratello, la madre non può in quanto la località dove veniva celebrato il rito era vietato alle donne. Dopo i bambini venivano lasciati da soli e dovevano trovare la capanna da sé. L’accompagnamento dell’iniziando era un accompagnamento alla morte, l’iniziando veniva adornato, dipinto e vestito in modo speciale.
Nel racconto di fate l’atto di condurre i bambini nel bosco era un atto ostile. Come si svolge nel racconto di fate la partenza per la foresta -> la famiglia fiabesca ha in sé un dualismo : da un lato il bambino è atteso e desiderato, da un altro lato nella famiglia si sente la presenza di un’ostilità.
Nel bosco il bambino acquista e dimostra certe capacità.
Il ratto dei bambini --> il ratto dei bambini rappresenta un'altra forma di partenza per il bosco. Le persone che venivano dalla foresta a prendere i bambini erano mascherati da animali e da uccelli. La paura di questi esseri era sfruttata come mezzo educativo.
La promessa di vendita --> oltre l’accompagnamento nella foresta o la finzione del rapimento c’era un altro modo di mandare i bambini nel bosco.
Dopo aver subito l’iniziazione il fanciullo faceva ritorno a casa e poteva prendere moglie. Gli iniziati costituivano una specie di organizzazione chiamata “ società maschile o “società segreta”. Il rito dell’iniziazione era anche il rito dell’ammissione alla società passando ad un grado superiore.
L’ammissione avveniva all’atto della nascita e forse anche prima della nascita del bambino, egli quando nasceva veniva iscritto all’associazione -> era una specie di impegno di vendita del bambino in quanto il padre effettuava un pagamento in favore dell’associazione e quando era giunto il momento le consegnava il fanciullo per essere sottoposto al rito dell’iniziazione.
Questo motivo può essere chiamato motivo della vendita anticipata.
Nel racconto di fate => alla nascita del bambino viene conchiuso un contratto per cui il bambino viene messo a disposizione di un essere misterioso, dopo il contratto il bambino rimane col padre fino ad una certa età e se ne va allo scadere del termine, questo termine è il momento della pubertà.
Alla promessa di vendita del figlio è molto affine la vendita o la consegna del figlio ad un misterioso stregone , artigiano o diavolo.
Nella foresta i fanciulli venivano sottoposti alle prove e alle torture più terribili, dalla capannuccia escono grida di dolore, i bambini dovevano sottostare all’azione del fuoco. Veniva esportata la pelle, tagli profondi per cicatrici ecc… gli studiosi sostengono che queste cerimonie dovevano avvezzare i fanciulli all’obbedienza assoluta verso gli anziani.
Queste crudeltà miravano a colpire l’intelletto in quanto duravano a lungo ed erano accompagnate dalla fame, dalla sete, dall’oscurità, dovevano creare uno stato che l’iniziando riteneva quello della morte. Esse provocavano una follia passeggera e l’iniziando dimenticava tutto e la memoria veniva meno, al ritorno non ricordava più il suo nome.
Si considerava il momento della pazzia quello della migrazione dello spirito, il momento in cui l’iniziando acquistava certe facoltà.
Anche nel racconto di fate si incontra la pazzia, però raramente ed è connessa con lo spettacolo dei corpi umani squartati. Esiste un legame storicamente tra lo squartamento e la pazzia nel rito. Nel racconto di fate la pazzia viene causata dalla dimora nella capanna del bosco, o da un brigante.
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Dettagli appunto:
- Autore: Selma Aslaoui
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Antropologia Culturale
- Docente: Maria Cristina Citroni
- Titolo del libro: Le radici storiche dei racconti di fate
- Autore del libro: V. Propp
- Editore: Boringhieri
- Anno pubblicazione: 1985
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