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Nuove considerazioni sulla schizofrenia (1957/1959)


Anche in presenza di sintomi di abaissement, nella schizofrenia la memoria e l’orientamento generale funzionano normalmente, ciò dimostra che i fenomeni di questa malattia non sono determinati da una generale diminuzione dell’attenzione e della coscienza, ma dipendono da un altro fattore di disturbo.
Il complesso schizofrenico si caratterizza per una peculiare degenerazione e da una disgregazione delle sue rappresentazioni e l’autodistruzione di tale complesso si esprime innanzitutto con un disturbo della capacità di espressione e comunicazione. Insieme ad un altro fenomeno, un’affettività inadeguata.
Importante era esaminare i contenuti della schizofrenia e del loro significato (compito importante sia per lo psicopatologo che psicologo) e considerando due aspetti importanti, ovvero quello biochimico e psicologico.
Anche se in misura limitata si poteva curare con la psicoterapia, ma non appena si iniziava il trattamento psicologico iniziava il problema dei contenuti psicotici e del loro significato. I contenuti psicotici  presentavano una stretta analogia con quel tipo di sogno che il primitivo definisce appropriatamente “grande sogno”. Queste strutture Jung le chiama “archetipi” perché funzionano in modo simile ai modi di comportamento istintivi. Anzi, sono l’espressione o manifestazione psichica dell’istinto.

LA SCHIZOFRENIA (1958)
Mentre la dissociazione nevrotica non perdeva mai il carattere sistematico, la schizofrenia presentava una casualità non sistematica così da rendere irriconoscibile il contesto significante delle nevrosi.
Il paziente schizofrenico in rapporto al trattamento si comporta in modo simile al nevrotico, egli ha gli stessi complessi, la stessa comprensione e gli stessi bisogni, ma non la stessa sicurezza delle sue basi.
Lo schizofrenico latente deve sempre fare i conti con la possibilità che compaia un’inarrestabile disgregazione e che le sue rappresentazioni e i suoi concetti possano perdere la loro compattezza e i loro rapporti con gli altri.
Dal punto di vista psicologico sono le conseguenze affettive che costituiscono il sintomo specifico della schizofrenia e sono sistemiche e in apparenza casuali.

Tratto da LA SCHIZOFRENIA di Carla Callioni
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