La negazione in fantasia
I mezzi difensivi sono causati da 3 tipi di angoscia a cui l’Io è esposto: Angoscia istintuale, Angoscia del reale e Angoscia morale. Le misure difensive servono a proteggere l’Io e a tenerlo lontano dal dolore.
Nella prima infanzia l’Io del bambino vive ancora secondo il principio del piacere e solo più tardi imparerà a conoscere e sopportare il dolore.
Il caso del piccolo Hans è un esempio clinico dei processi di difesa diretti simultaneamente all’interno e all’esterno: amando la madre il bambino, spinto dalla gelosia, adotta verso il padre un atteggiamento aggressivo che è in conflitto con il tenero affetto che nutre per lui. Si mettono così in moto i vari meccanismi di difesa contro gli istinti. I metodi utilizzati nella sua nevrosi sono: spostamento (dal padre all’animale ansiogeno) ; Rivolgimento nel contrario (della propria minaccia contro il padre, ovvero teme di essere minacciato dal padre, il che si trasforma in angoscia) e Regressione ad uno stato orale (l’idea di essere morsicato).
In conclusione si dovettero annullare gli effetti dei meccanismi di difesa, così che i suoi impulsi vennero liberati da distorsioni e la sua angoscia fu riportata al suo oggetto reale: il padre. In questo caso le sue fantasie lo hanno aiutato a riconciliarsi con la realtà, ovvero Hans negò la realtà per mezzo delle sue fantasie, la trasformò secondo i suoi fini e in modo che soddisfacesse i suoi desideri.
Se si fa riferimento invece ai racconti, che sono al pari delle fantasie inconsce degli animali, il loro carattere piacevole è dovuto al fatto che i bambini hanno capovolto completamente una situazione reale. L’Io del bambino si rifiuta di riconoscere una parte di realtà spiacevole, fugge da essa, la nega e la sostituisce con dei fatti immaginari totalmente opposti. Esempio: il padre cattivo diventa in fantasia l’animale protettore, mentre il bambino indifeso si trasforma in padrone di potenti sostituti paterni.
In questo modo il bambino viene descritto non solo come vincitore e dominatore della potente figura paterna (Es. Il leone), diventando così superiore ad ogni persona, ma è anche l’educatore che trasforma lentamente il cattivo nel buono. Questo meccanismo, che si può considerare normale in un certo stadio dell’evoluzione dell’Io infantile, è invece indice di gravi disturbi psichici se si presenta successivamente nella vita.
È difficile determinare quando l’Io perde la capacità di dominare delle qualità di dolore reale abbastanza rilevanti per mezzo delle fantasie inconsce, ma è certo che nella vita adulta la gratificazione per mezzo di fantasie non è innocua. Quando sono coinvolte notevoli quantità di energie la fantasia e la realtà sono incompatibili: c’è posto per una sola.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Carla Callioni
[Visita la sua tesi: "Vita di uno stupratore tra abusi e rieducazione"]
- Università: Università degli Studi di Bergamo
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Corso: Scienze dell'Educazione
- Esame: Psicologia Clinica e Laboratorio
- Titolo del libro: L'Io e i meccanismi di difesa
- Autore del libro: A. Freud
- Editore: Martinelli
- Anno pubblicazione: 1967
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