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Von Bertalanffy: teoria dei sistemi


Von Bertalanffy formula, negli anni '40 la sua teoria dei sistemi. Il concetto di sistema esce dagli approcci olistici. La teoria di sistemi fa la distinzione fra schema di organizzazione di un sistema e struttura fisica del sistema stesso.  
Lo schema di organizzazione che caratterizza tutti i sistemi viventi è lo schema a rete, Maturana ha dedicato la formulazione del concetto di autopoiesi. I sistemi viventi sono sistemi autopoietici in quanto la loro organizzazione interna è una rete che produce continuamente se stessi. A livello del suo schema di organizzazione (a livello cioè, della sua autopoiesi), dunque, il sistema vivente può dirsi chiuso e autonomo. Il suo ordine e il suo comportamento non sono determinati da influssi ambientali ma derivano da processi autonomi di autoorganizzazione. A livello della sua struttura (a livello, cioè, delle componenti fisiche del sistema), il sistema vivente è invece,aperto. Esso interagisce continuamente con l'ambiente, scambiando con esso materia ed energia e trasformandosi, di conseguenza, sulla base di processi metabolici e di sviluppo. Grazie alla coerente integrazione di chiusura e di apertura all'ambiente e cioè alla particolare coesistenza di permanenza e cambiamento, ciascun sistema vivente, ha modo di conservare la propria unità identitaria, nonostante vada incontro a continui mutamenti fisici, per effetto dell'azione dell'ambiente esterno. L'idea di chiusura organizzazionale, avanzata dalla teoria di sistemi, si è rivelata ricca di implicazioni, tanto nel campo delle scienze neurologiche quanto nel campo epistemologico e filosofico.

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