il terzo sistema di prove consiste nel magnetismo e ipnosi
IPNOSI: il terzo sistema di prove consiste nel magnetismo e ipnosi; il magnetizzatore era colui che imponeva la sua volontà a chi veniva magnetizzato, e l’idea di utilizzare il magnetismo era per rinforzare l’effetto di potere che il medico voleva attribuire a se stesso. In passato l’effetto del procedimento è quello di dar corpo a una presa totale e assoluta del medico sul malato, ma anche quello di conferire al malato una lucidità supplementare grazie a cui il soggetto avrebbe potuto conoscere il proprio corpo e malattia. Ora invece nel magnetismo si tratta di mettere il malato in uno stato tale per cui possa effettivamente conoscere la natura, il processo e l’esito della sua malattia. La ragione del suo abbandono si lega al fatto che i magnetizzatori volevano affidare ai malati e alla loro lucidità il potere e sapere medico, i quali spettavano solo al medico.
L’ipnosi o braidismo, è stato accolto negli anni ’60 sia nella pratica psichiatrica che manicomiale. Come mai?
tutti gli effetti dell’ipnosi si fondano sulla sola volontà del medico, quindi solo l’affermazione del medico, solo il suo potere che egli esercita sul malato arriva a produrre gli effetti che sono propri dell’ipnosi.
Era possibile in qualche modo neutralizzare interamente la volontà del malato e lasciare il campo completamente aperto alla pura volontà del medico. La neutralizzazione del malato mediante l’ipnosi avrà una grande importanza perché da quel momento si potrà definire l’azione ipnotica e dove lo stato ipnotico darà al medico la possibilità di disporre del malato come vuole, di disporre del suo comportamento modellandolo e addestrandolo (oltre che permettere di annullare i sintomi).
L’ipnotizzatore può aver presa sul corpo del malato a livello di analisi e di modificazione delle funzioni (es.determinare una contrattura).
L’ipnosi è ciò che consente effettivamente di intervenire sul corpo, di conseguenza rappresenta per lo psichiatra un nuovo modo, più perfezionato e più radicale dell’interrogatorio di avere in effetti presa sul corpo del malato.
Il potere psichiatrico riuscirà ad avere una presa su quel corpo che gli sfuggiva da quando si aveva compreso che l’anatomia patologica non era in grado di spiegare il funzionamento e i meccanismi della follia. Una volta scoperto un corpo con delle funzioni, capace di prestazioni e comportamenti sarà possibile tentare di iscrivere i meccanismi della follia in un sistema di conoscenza differenziale, infatti il fenomeno nuovo e decisivo sta nell’iscrizione della follia all’interno di una sintomatologia medica di carattere generale.
Continua a leggere:
- Successivo: LEZIONE DEL 6 FEBBRAIO 1974
- Precedente: utilizzazione medico-legale della droga
Dettagli appunto:
-
Autore:
Carla Callioni
[Visita la sua tesi: "Vita di uno stupratore tra abusi e rieducazione"]
- Università: Università degli Studi di Bergamo
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Titolo del libro: Il potere psichiatrico
- Autore del libro: Michel Foucault
- Editore: Feltrinelli
- Anno pubblicazione: 2004
Altri appunti correlati:
- La dislessia
- Lo schizofrenico della famiglia
- Le radici culturali della diagnosi
- Sentire. Saggi di psicoanalisi clinica.
- Psicopatologia dell'Adolescenza
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Il meccanismo della rimozione nella vita psichica - Sue connessioni con la scissione nella psicoanalisi delle psicosi
- Il lavoro nell'età del nichilismo
- Il ruolo dell'interocezione nella Sindrome di Asperger e nella Health Anxiety. Prospettive per la Diagnosi ed il Trattamento
- Mutismo selettivo: diagnosi e legami familiari
- Ipnoterapia senza trance: quando le parole sembrano magiche
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.