Appunti di genetica in psichiatria
Frequentemente nelle famiglie dei pazienti affetti da disturbi psichiatrici si verifica l’osservazione di casi secondari che suggerisce la presenza di un potenziale ereditarietà di questi disturbi su base genetica. Il primo lavoro è di Rudin (1916) su famiglie di schizofrenici. Le osservazioni raccolte finora: probabile eziologia genetica per disturbi mentali (se si dimostra un’ereditarietà nella suscettibilità ad ammalarsi, isolare l’elemento trasmissibile). Però considerare anche elementi non biologici (educazione ricevuta, ambiente sociale).
Studi gemellari: primi studi sui gemelli (Galton) distinguono i gemelli monozigoti (sono identici, ereditano esattamente lo stesso assetto genetico a causa di una precoce suddivisione della cellula uovo fecondata, condividono anche lo stesso ambiente intrauterino) e i dizigoti (si somigliano come qualsiasi coppia di fratelli). Forniscono un importante contributo per la ricerca genetica sull’insorgenza di un carattere perché le similitudini osservate per la presenza di un carattere o malattia all’interno di una coppia gemellare sono facilmente attribuibili a fattori genetici. I dati non escludono l’interferenza di fattori non genetici.
Studi sui figli adottati: forniscono la dimostrazione più convincente sull’influenza genetica nella determinazione dei caratteri umani complessi; per es. studi sui soggetti geneticamente non correlati che vivono insieme per determinare sull’influenza ambientale comune ai membri di una famiglia (per es. genitori adottivi con figli adottati) o lo studio di individui geneticamente correlati ma che non vivono insieme (per es. genitori naturali e figli adottati).
Studi familiari: consistono nell’individuare un soggetto affetto da disturbo mentale e studiare i suoi consanguinei. La raccolta delle informazioni relative alla distribuzione familiare della patologia può essere svolta in due modi: intervistare direttamente tutti i componenti o ricostruire in base alle informazioni raccolte da alcuni appartenenti (rischio di sottovalutazione). Un esempio di modalità è la costruzione di un albero genealogico (schema grafico che riassume tutte le informazioni cliniche, la distribuzione dei casi nelle generazioni, presenza di altre patologie, età di esordio…). Necessità di revisioni perché molte malattie esordiscono in età adulta (alcuni possono essere sani al momento dell’osservazione, ma potrebbero avere il genotipo a rischio e manifestarlo in seguito) dall’osservazione dell’albero si possono avanzare ipotesi sulla trasmissione (per es. se una malattia è presente in tutte le generazioni, possibile gene dominante).
Nuovi sviluppi: con lo sviluppo della genetica molecolare oggi è possibile valutare direttamente il possibile coinvolgimento di uno specifico gene nell’eziopatogenesi di una malattia; con lo sviluppo tecnico è possibile la clonazione in laboratorio di un discreto numero di geni tra quelli coinvolti nello sviluppo e funzionamento del SNC. Per es. Linkage: studi condotti su famiglie selezionate a partire da un soggetto malato e in cui ricorrono casi multipli di malattia: permettono di valutare la probabilità di trasmissione di un locus di malattia e di geni importanti attraverso le generazioni. Se il gene analizzato è il locus di malattia si trovano nella stessa area cromosomica ad una distanza limitata, difficilmente avviene una ricombinazione genetica (i due loci non si separano durante meiosi cellulare), perciò alta probabilità che siano trasmessi al figlio.
Studi di associazione: si basano sulla valutazione della diversità della frequenza di una malattia in gruppi diversi all’interno di una popolazione. Per es. se un gruppo presenta alte % di malattie rispetto ad un gruppo di riferimento è possibile effettuare una ricerca sui fattori che hanno condotto ad una più alta.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Antonella Bastone
[Visita la sua tesi: "L’anoressia mentale in adolescenza: analisi multidimensionale dell'autostima"]
[Visita la sua tesi: "Corpo, modelli estetici e disturbi del comportamento alimentare. Un’interpretazione socioculturale."]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Igiene mentale
- Docente: Chiara Marocco Muttini
- Titolo del libro: Igiene mentale. Psichiatria e prevenzione.
- Autore del libro: Rossi R, Cartelli G, Bucca M
- Editore: La nuova Italia
- Anno pubblicazione: 1996
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