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Corollari


Ciò che qua si vuole dire è che molte cose sorpassano le nostre deduzioni e i giusti ragionamenti. L'uomo non deve fermarsi a ciò che appare e ai soli fenomeni calcolabili. Quanto più uno vive nel rapporto con le cose a livello della consapevolezza, tanto più vive in maniera intensa il suo impatto con la realtà e tanto più inizia a conoscere qualcosa del mistero che origina e si mantiene dell'essere.
L'esempio più banale di questo blocco anti filosofico e anti religioso è il preconcetto.
La nostra vita di uomini non può fare a meno di Dio, in quanto in tutto ciò che viviamo e tocchiamo, ha in se la sua presenza, ha lasciato una traccia.
Di Dio ci parla il mondo e il nostro essere cuore. La ragione, la coscienza, la natura, ci dicono che Dio è, ma chi Dio sia non fanno dircelo. Per scoprire ciò occorrerebbe che Dio stesso decidesse di parlare di se stesso, noi possiamo davvero conoscerlo se egli si rivela. Punto di contatto tra noi e l'altro è la preghiera, che consiste nel saper ascoltare la voce dell'essere.

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