Fattori predisponenti
Rientrano nel dominio psicologico, includono le dimensioni cognitive e affettive del conoscere, sentire, credere, valutare, avere fiducia in sé e nelle proprie capacità di condurre efficacemente un’azione. Sono preferenze personali che conducono un individuo o gruppo a una scelta comportamentale (anche fattori come età, sesso, stato socioeconomico ma non appartengono a questo gruppo perché non possono essere direttamente influenzati dai programmi di educazione alla salute). Fattori predisponenti:
- Conoscenze: bersaglio principale della maggioranza degli interventi di educazione alla salute, ma il solo aumento di esse non è sufficiente per causare un cambiamento; un determinato livello di conoscenza può essere necessario per produrre alcune azioni ma dopo che questo livello è stato raggiunto, informazioni addizionali non promuovono cambiamenti di comportamenti. La conoscenza è un fattore necessario ma non sufficiente al cambiamento.
- Credenze: avere una convinzione significa credere che una determinata affermazione sia vera senza che sia sottoposta ad alcun giudizio critico; affinché si verifichi un cambiamento è necessario che la persona creda di poter andare incontro ad una patologia a rischio, deve percepire la gravità potenziale in termini di dolore o disagio, deve credere che i benefici derivanti dal comportamento raccomandato superino i costi; la soluzione proposta deve essere percepita come percorribile. Credere di essere suscettibile ed essere convinto della gravità delle conseguenze conduce alla paura, essa è una potente forza motivazionale che contiene una dimensione di ansia, può condurre a una reazione di fuga (rifiuto o razionalizzazione della minaccia come irreale); la strutturazione della convinzione può essere un inconsapevole meccanismo di difesa. Perciò lo stimolo della paura nei messaggi di educazione alla salute può avere un effetto contrario, a meno che il messaggio non sia accompagnato da identificazione delle azioni che possono essere intraprese; ciò riduce l’ansia e permette di mettere in discussione una convinzione. Le azioni devono essere percepite come percorribili, perciò grande rilievo al senso di autoefficacia (teoria dell’apprendimento sociale) intesa come percezione delle proprie capacità di raggiungere l’obiettivo prefissato. L’apprendimento si verifica attraverso 3 processi: esperienza diretta, indiretta (osservando ciò che fanno li altri) e memorizzazione – elaborazione delle informazioni (permettere di anticipare le conseguenze delle sue azioni, possibilità di autovalutazione che rende l’individuo +/- fiducioso nell’adottare un nuovo comportamento)
- Valori: tendono a stratificarsi all’interno dei gruppi di popolazioni attraverso le generazioni di persone che condividono una storia comune e identità geografica; base per giustificare in termini etici. Si collocano più profondamente, meno suscettibili di cambiamento rispetto a conoscenze e convinzioni; i programmi di educazione alla salute non si possono proporre di cambiare valori di una comunità ma aiutare le persone a riconoscere le contraddizioni esistenti tra valori e comportamenti.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Antonella Bastone
[Visita la sua tesi: "L’anoressia mentale in adolescenza: analisi multidimensionale dell'autostima"]
[Visita la sua tesi: "Corpo, modelli estetici e disturbi del comportamento alimentare. Un’interpretazione socioculturale."]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Epidemiologia ed educazione sanitaria
- Docente: Patrizia Lemma
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