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- STORIA DELLA TECNOLOGIA
Storia della tecnologia:
Il corso ha l'obiettivo di raccontare l'intera storia della tecnologia, partendo dalle fasi preistoriche dell'uomo che si confronta per la prima volta con materiali quali le pietre e il legno, fino ad arrivare alla prima rivoluzione industriale, dove ormai l'uomo si confronta con il vapore, il carbone e le prime fasi di sviluppo di un motore, passando per tutte le epoche storiche e i cambiamenti profondi che esse hanno apportato nelle conoscenze tecnologiche umane.
Dettagli appunto:
- Autore: Elisa Belotti
- Università: Università degli Studi di Bergamo
- Facoltà: Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo
- Corso: Scienze della Comunicazione
- Esame: Storia della Tecnologia
- Docente: Giancarlo Maccarini
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Storia della Tecnologia Appunti di Elisa Belotti Università degli Studi di Bergamo Facoltà: Lettere, Filosofia, Scienze della Comunicazione Corso di Laurea in Filosofia e Storia delle Scienze Naturali e Umane Esame: Storia della Tecnologia Docente: Giancarlo Maccarini A.A. 2019/202017/11/2020 Storia della tecnologia Ci saranno tre lezioni dopo le lezioni di Natale! Questo è un corso particolare in quanto è tenuto dal prof Maccarini del dipartimento di Ingegneria, si parlerà di storia della tecnologia con un tecnologo che è lui appunto e vedremo un approccio diverso! Tecnologia → deriva dal greco téchne e fu coniato nel 1700, con il significato di abilità, creatività ma anche scienza/conoscenza, c'è il vocabolo greco però che è analogo al latino “artis” dove rimane in alcuni vocaboli italiani come artista, arti, artigiani, etc, insieme a logos = insieme di conoscenze, strumenti, sia teorici/scientifici che pratici, volto all'ottenimento di risultati pratici e utili: quando si uniscono scienza+tecnologia nell'Illuminismo, il processo dell'umanità che compie un balzo. Episteme invece, che ha un significato simile, mantiene una sfumatura su sì scienza ma come abilità e oggigiorno forma l'epistemologia (1845). C'è da sempre una diatriba tra scienza e tecnica → i due significati sono molto diversi, scienza infatti è sintesi di esperienza e ragione e acquisizione di conoscenze verificabili e criticabili, in un senso più stretto però ci riferiamo a delle discipline fondate su esperienza, osservazione, logica e calcolo come la matematica, fisica e chimica mentre la tecnica ha ok contribuito a far evolvere queste scienze ma richiede una preparazione → la scienza aiuta la tecnica a svilupparsi e viceversa la tecnica ha aiutato la scienza fornendole degli strumenti scientifici sempre più all'avanguardia per le indagini. La storia della tecnologia fa parte dell'importanza dello studio stessa della storia nel senso che appunto ci aiuta a proiettarci nel futuro. Faremo: vedremo come la tecnologia è nata e l'importanza di creare una cultura tecnologica infatti la tecnologia ha una sua dignità, è l'applicazione concreta di quello che ci offre la scienza anche se in Europa è un po' sottovalutata, basti pensare che in Italia fare un liceo è considerato più prestigioso che fare un istituto tecnico. L'importante è capire che la tecnologia ha un grande riscontro in quello che è il sistema economico del Paese e in questo momento di globalizzazione si vede bene. La storie della tecnologia è una lunga e seguente sequenza di scoperte e convenzione che ha reso possibile il nostro vivere odierno. Le diapositive sono tratte da Guarnieri, le lezioni sono di tre ore martedì e giovedì → faremo circa due ore, l'esame consisterà in una prova orale → si sceglie 5 tematiche delle 20 lezioni, le 5 lezioni scelte saranno interrogate a fondo mentre la domanda in generale sarà più soft .. oppure si può fare una tesina di un argomento che si sviluppa poco a lezione e l'ultima lezione si esporrà e in base a quello ci sarà un voto. Quando iniza la tecnologia? Con l'uomo quando inizia a costruirsi degli attrezzi che gli sono utili! Vediamo una mappa temporale e ci vorranno 220 milioni di anni per arrivare ai mammiferi dal big bang, e occorrono 3,5 miliardi di anni. Gli animali hanno forme di tecnologia? Sicuramente sono in grado di fare delle costruzioni complesse come gli alveari, i nidi di uccelli con fibre intrecciate di tessuto, oppure le pietre degli scimpazè o le dighe dei castori, c'è bisogno comuqneu di una certa tecnica → ma l'uomo costruisce gli attrezzi e tramanda la sua conoscenza! Li costruisce e tramanda la 1capacità di costruirli, mentre gli animali non hanno questo passaggio di conoscenza ma se lo tramandano nel loro DNA! Infatti oggi impieghiamo una ventina d'anni, a scuola, per comprendere e imparare quello che han fatto i nostri antenati. Vediamo cosa porta l'uomo a scendere dagli alberi → le scimmie stavano sugli alberi dove potevano trovare cibo, ma l'inaridimento e la contrazione della jungla ha portato alcune scimmie a scendere da questi alberi a causa di queste mutazioni climatiche per spostarsi su altri ma che ora devono compiere un percorso a terra!!! L'ominide che va ancora sugli alberi, da un gruppo all'altro di alberi, dovevano percorrere la savana fatta di erbe molto alte e per difendersi e vedere i predatori, c'è stata la protensioni a sollevarsi per poter andare oltre le erbe e a camminare su due zampe → il primo è l'Australopiteco e via via la postura si erige, una posizione energiticamente più vantaggiosa che porta più fertilità e le mani quindi si liberano dalla funzione di aggrapparsi o muoversi sul terreno e ciò sarà basilare per gli ominidi per costruirsi i primi attrezzi. Il momento fondamentale per l'inizio dell'uomo è l'homo habilis in cui si ha chiaramente la sicurezza che questo era in grado di fabbricarsi attrezzi per la caccia e diventa un ominide capace di adattarsi all'ambiente dove si trova. Gli oggetti paleolitici vedono delle asce, lame che erano ottenuti dallo scheggiare due pietre quindi la pietra si plasma in base a ciò che serve → senza tecnica non sarebbe apparso l'uomo! Appare quando riesce a fabbricarsi degli utensili. L'eta della pietra dura da 2 milioni di anni fa fino a 7mila anni fa → lo sviluppo sarà molto lento all'inizio e poi man mano si infittirà perchè chiaramente avremmo più informazioni. L'età della pietra si divide in Paleolitico e Neolitico anche se c'è di mezzo il Mesolitico che però è più una transizione → nelle varie zone soprattutto per il Neolitico, le transizioni sono più veloci mentre la lavorazione del rame da una zona all'altra impiega anche migliaia di anni, c'è un enorme differenza tra le varie zone e chi aveva la tecnologia se la teneva perchè aveva maggior possibilità di sopravvivere agli altri. La prima fase del paleolitico superiore finisce con la supremazia dell'homo sapiens che prende il sopravvento sul resto degli ominidi, soprattutto quello di Neanderthal. Dalla comparsa dei primi ominidi, 2mila anni fa sarebbero gli ultimi 2 cm su 13km, quindi vediamo quante cose siano successe prima di questa storie. L'homo erectus si erige in piede, capace di termoregolarsi e quindi ha una grande flessibilità e anche la scatola cranica si allarga e inizia a comunicare soprattutto! Ci sono i primi esempi di vita sociale complessa che permette di migrare a grandissime distanze perchè ci si aiuta e dall'Africa si diffonde in Asia sudorientale → vediamo ora che le pietra saranno sempre meglio levigate con una maggior capacità di lavorare la pietra e la superficie si fa sempre più liscia e c'è la trasmissione delle tecniche di lavorazione dove chi impara non parte da 0 ma parte da chi glielo sta insegnando e l'allievo farà un passo in avanti rispetto al maestro!! Le grandi glaciazioni poi portano a drammatiche variazioni climatiche → la glaciazione di Gunz impone condizioni di vita severe, dove l'uomo si ingegna decisamente di più per sopravvivere e si iniziano infatti ad avere i primi abiti con le prime pellicce!! bisognava scuoiare l'animale e cucirla, e poi l'abitazione e poi c'è il fuoco → è una di quelle tecnologie che ci sono state, sono scomparse e poi sono riapparse di un lasso temporale di 500mila anni fa e porta la cottura del cibo (significa uccidere agenti patogeni), protezione da cacciatori, riscaldamento e illuminazione con cui si poteva aggregarsi e quindi sviluppare una socialità ed evolversi culturalmente. Vediamo la prima arma risalente a 400mila anni fa: una pietra legata ad un'asta di legno, la pietra è la parte preziosa, quella che è costata più lavoro e che servirà per l'azione deve 2essere legata a un materiale meno prezioso meno resistente, supporta e basta la pietra e fa da interfaccia con la parte preziosa e l'uomo stesso è un concetto che vedremo tante volte: una parte che lavora fissata a un materiale meno nobile che la collega all'uomo. Con l'homo sapiens arcaicus si hanno pietre sempre più migliorate con grande abilità e intorno a 100mila anni fa, si vede l'uomo di Neanderthal, molto robusto ma con un linguaggio ancora molto rudimentale, era un cacciatore con una vita sociale complessa e iniziarono con lui i primi riti di sepoltura e forme rudimentali di religiosità ma anche le prime forme di creatività artistiche. 150 mila anni fa, in Africa Meridionale compare l'homo sapiens sapiens che presenta capacità di pensiero astratto, di immaginare e progettare ovvero immaginare qualcosa che sarà e soprattutto sarà munito di un linguaggio articolato. L'espansione del sapiens sapiens avviene anche grazie alle capacità che sviluppa lui stesso e grazie alle glaciazioni riesce ad arrivare all'America meridionale e nonostante Neanderthal fosse più forte di lui, riesce a sostituirlo. Sapiens era un cacciatore ma anche raccoglitore e qui nella società compiaiono le diversificazioni sociali dei compiti → la caccia è effettuata dall'uomo mentre la donna è dedicata alla raccolta, tenuta vicino all'accampamento. Sempre durante la glaciazione, si accende il fuoco anche nella caverna e si trovano metodologie migliori per accenderlo e poi c'era tutta una cultura di mantenimento del fuoco → esso arrivava naturalmente, come un fulmine etc, ma poi non c'era la tecnica di poterlo riaccendere, bisognava mantenerlo, ma attorno a 60mila anni fa arrivano le prime accensioni manuali del legno strofinando il legno o le pietre! Si differenziano anche i metodi della cottura del cibo, alla brace o anche in acqua. Solo dal XIX con l'invenzione dei fiammiferi si ha un accensione del fuoco immediata, prima era comunque un processo più laborioso. Vediamo altre slide di diagrammi temporali, la tecnologia della pietra evolve con sempre più capacità di renderle regolari e taglienti, formando utensili ottimi che non si spezzano facilmente, tenfono il filo e non si ossidano, ma hanno bisogno di lavorazioni difficili e la manualità per crearla è un processo di apprendimento lungo e piuttosto laborioso, ma in ogni caso è il primo materiale con cui si hanno ottenuti strumenti. Tra i 30 e i 20mila anni fa gli strumenti si perfezionano e la gamma si ampia: pietra si, ma anche osso, cuoio e legno anche se la pietra rimane quella più usata, e compaiono gli aghi in osso o avorio con la cruna → permette di fare le lavorazioni in tempi molto molto inferiori rispetto a prima e ora in un unico movimento si buca la pelle e si fa passare il filo che automaticamente va dall'altra parte e si trovano anche aghi molto piccoli con delle crune piccolissime grazie all'uso di crine di animale, poi si diffondono ami di spine e osso, arpioni, manufatti microlitici, cioè pietre minuscole fissate a del legno che serviva per sorreggerla, la prima forma di tessitura e le abitazioni estive, cioè capanne che vengono tenute anche in estate. 22mila anni fa, abbiamo l'innovazione di arco e frecce, la prima arma ad accomulazione di energia, dove l'arco accomula energia elastica in un arco di tempo che si trasmette alla freccia e diventa energia cinetica, ovvero un moto molto più rapido di quello che potrei impartire senza. Tra i 35 e i 20mila anni fa ci sono i primi tentativi di contare il tempo, il primo pensiero astratto, come il numero, creatività artistica, etc dove va sottolineato l'uomo di Cro Magnon e le grotte affrescate che sottolinea la capacità di pensiero astratto → per poter sviluppare queste capacità e replicare in forma di disegno, bisognava avere conoscenze tecniche: 3bisognava conoscere i pigmenti dai minerali o vegetali e chimica rudimentale ovvero gestire le diverse sostanze e avere la lanterna ad olio, cioè lo strumento che illumina la grotta per poter lavorare. Intorno ai 17mila anni fa, c'è l'addomesticazione del lupo che è cacciatore e in competizione dell'uomo, per poter appunto lavorare con l'uomo in cooperazione e il primo caso di addestramento è appunto il lupo o cane ma poi c'è stato quello dei bovini, maiali e poi equini etc. 14-12 mila anni fa, finisce l'ultima glaciazione di Wurm e ci sono tutta una serie di mutazioni: zone aride diventano fertili, zone di tundre si coprono di foreste e i grandi mammiferi emigrano verso nord e si creano nuove prede per l'uomo come piccoli mammiferi, pesci e molluschi e si impongono nuove tecniche. Si apre così il Mesolitico. L'uomo è sempre cacciatore e raccoglitore nel Mesolitico, ma questo implica sempre una precarietà alimentare perchè non sempre ci sono animali e i raccolti di frutti finiscono chiaramente e questo ovviamente implica il nomadismo per spostarsi in nuove zone e il territorio che sfruttava era di pochi km fuori dal villaggio e si limitava la prolifericità perchè i bambini piccoli non potevano spostarsi e in ogni caso il sistema sociale era costituito in tribù ed era egualitaria cioè tutti gli uomini sapevano far tutto e tutti facevano tutto nel loro ambito → questa cultura, questo stadio della cultura era quello più o meno dei pellerossa americani praticamente. Le innovazioni mesolitiche portano ad esempio le slitte, dove gli oggetti e i beni venivano spostati entro la cultura nomade, la canoa con il tronco scavato, la pagaia rudimentale su spostamento fluviale e infine lo scalpello per lavorare, scavare il legno e la pietra. Ci sono altri manufatti microlitici, come il falcetto e una specie di coltello. L'uomo diventa anche allevatore, dove l'animale si spostava con l'uomo, con la capra all'inizio circa 12 mila anni fa e per arrivare al cavallo passano 6mila anni fa e in ultimo il baco da seta 4,5 mila anni fa. Le condizioni climatiche continuano a migliorare e aumentano le precipitazioni e c'è sviluppo di boschi e praterie e cominciano a crescere i primi cereali selvatici: orzo, farro e frumento e capire come coltivarli, rivoluzionerà completamente la vita umana dove diventerà sedentario. La tecnologia è l'arte di creare cosa utili e l'ominide inizia fondamentalmente con la produzione di manufatti e che riesce a trasmettere queste abilità acquisite, poi abbia,o visto un po' la storia degli ominidi dall'australopiteco in poi e i primi oggetti arrivano dall'homo habilis come asce, lame, oggetti di pietra per la caccia, poi dopo il Neolitico finisce il Paleolitico ed inizia l'età dei metalli, arriva poi l'erectus che sviluppa la capacità di creare un linguaggio e che è in grado di termoregolarsi. Le glaciazioni portano poi l'uomo a ingegnarsi, creando le tende oer proteggersi, il fuoco, i vestiti, la cucitura, etc e il fuoco porta a sfruttare il tempo maggiormente e la socialità, poi arriva il Neanderthal che è molto robusto ma non sa comunicare e nel frattempo si sviluppa il Sapiens Sapiens, dotato di pensiero astratto e immaginazione e riesce a comunicare con un linguaggio sofisticato e soverchia così il Neanderthal anche se quest'ultimo fosse più grosso e 35mila anni fa lo sostituisce del tutto e comincia ad emigrare verso l'America settentrionale e nella quarta glaciazione si può infatti attraversare lo stretto di Bering. Il Sapiens sa accendere il fuoco e con la sostituzione di Neanderthal e l'occupazione di tutte 4le terre occupate, inizia il Paleolitico superiore e le pietre sono sempre più levigate e gli strumenti si fanno strutturati con diversi materiali come il legno che sostengono la pietra stessa, ovvero si crea il manico praticamente per maneggiare la parte preziosa, si diffonde poi l'ago e l'amo/arpione, e i manufatti microlitici ovvero strumenti piccoli perchè la pietra era preziosa perchè solo alcune pietre tagliano e si lavorano, poi l'arco, la misurazione del tempo, capacità artistica come a Cro Magnon, l'addomesticazione del lupo, cambio climatico dell'ultima glaciazione di Wurm. Il Mesolitico si colloca alla fine della quarta glaciazione e all'inizio dell'agricoltura, un'epoca di molti progressi come le prime organizzazioni in tribù con una certa collettività dove ogni individuo sa fare le stesse cose e quindi sono socialmente uguali, nell'essere nomade costruisce oggetti di spostamento come le slitte, le pagaie, etc e anche le prime lame e addomestica gli animali partendo dalla capra, i quali non gli impediscono di essere nomade perchè chiaramente si spostano con lui. Alla fine della quarta glaciazione ci sono stati grandi cambiamenti climatici con la temperatura più alti e aumentano anche le piogge e si sviluppano boschi e praterie dove si sviluppano anche molti animali come cervi, cinghiali, gazzelle, bovini etc e si assiste alla crescita di cereali selvatici come orzo, grano e farro → questi cereali non sono idonei al consumo immediato, hanno bisogno di una certa lavorazione, macinarlo e mescolarlo con altri ingredienti, tuttavia sono alimenti che possono essere conservati per lunghi periodi prima e dopo la macinazione e questo cosa porta? Se noi pensiamo a un frutto, questo marcisce molto velocemente, così si potevano avere scorte alimentari e quindi sinifica non essere costretti ogni giorno a raccogliere cibo → si esce solo quella volta a raccoglierlo, lo si macina, lo si conserva a lungo, poi si impasta magari e si fa il pane, anche se nel frattempo c'era grossa abbondanza di animali selvatici e quindi l'uomo non smette mai di essere un cacciatore. L'ambiente favorevole allora era sulle coste del mare mediorientale → il fatto di poter conservare il cibo e di cacciare abbondantemente cosa porta all'essere nomade? I raccolti e gli animali prima o poi finivano e il fatto di poter conservare il cibo, raccogliere il grano e poterlo conservare a lungo e avere molti animali, fa desistere il nomadismo e trasformarlo in una forma stanziale → si creano falcetti per il grano, ma anche pestelli e mortai per pestare il grano e utensili in osso e si ha la prima forma di tessitura con i canestri per poter metterci il grano e conservarlo. Dopo il Mesolitico c'è il Neolitico dove l'uomo diventa sedentario del tutto, iniziato con il fatto di raccogliere e conservare il grano e i cereali. Il passo successivo è stato quello di accontarsi di cereali spontanei, di iniziarne la loro coltivazione e si inventa così l'agricoltura secca → si dedica la parte del raccolta, i semi, per seminare e avere l'anno successivo i cereali necessari e avere così una moltiplicazione dei semi e abbondanza di cibo l'anno successivo, e chiaramente questo significa lavorare il terreno con zappe etc, l'unica cosa che non si fa è l'irrigazione, garantita dalle precipitazioni comunque ben sparse durante l'anno. Vediamo l'antico Egitto → si hanno anche delle conseguenze socio-culturali rivoluzionarie: c'è una certezza alimentare, che porta alla stanzialità e all'aumento della popolazione di molto rispetto al nomadismo perchè la prole era un problema in quell'epoca, compaiono dei villaggi fissi dove non c'è un unico nucleo famigliare e si vede anche il concetto di proprietà → questo l'ho seminato io e quindi tu non puoi prendere il mio raccolto! Ci sono però dei periodi vuoti del lavoro perchè se prima ci si alzava tutti i giorni primi per 5raccogliere e cacciare, si lavorava nei campi, si seminava e si raccoglieva ma poi c'era un periodo di esonero, e in un anno c'erano 2/3 raccolit grazie al clima favorevole. Nasce quindi la divisione del lavoro e la specializzazione del lavoro, perchè ci si poteva dedicare ad altre attività che non fossero lavorative e nasce l'artigianato con utensili molto perfezionati e la pietra levigata diventa di ottima fattura → il lavoro di una persona nei campo riusciva a mantere più persone, il suo nucleo famigliare e quindi si crea un surplus alimentare per questo, alcuni allora vanno a lavorare nei campi e altri fabbricano gli attrezzi per chi lavora nei campi. Qui inizia quella che è detta la prima rivoluzione tecnologica, caratterizzata da abitazione stabili che erano saldate tra di loro con il fango, attrezzature idonee per l'agricoltura come zappe, falcetti molto più sofisticati e diffusi, il correggiato (due aste di legno con una corda) per la trebbiatura dove si divide il chicco dalla spiga e le macine in pietra dove lessa è costituita da due pietre che sfregano tra loro, poi il trapano ad arco e la sega in pietra, che fa parte degli oggetti microlitici. Vediamo la zappa → la pietra al contatto dura e resistente a contatto con il suolo e legno dove serve prenderla per manovrarla, poi ci sono i falcetti in selce dove la parte che taglia è sempre rivolta al verso di lavoro e in ogni caso viene sempre coadiuvata dal legno, leggero e facilmente lavorabile, il trapano ad arco invece è un arco di legno collegato a una fune che fa girare un bastone che crea il foro. L'agricoltura nasce in Mesopotamia, la mezzaluna fertile, nel 9000 a.C con l'orzo, il grano e il farro, nell'8000 a.C in America Meridionale, nel 7000 a.C in Asia settentrionale, nel 6000/5500 a.C in America settentrionale e centrale e nel 5000 a.C in Italia con il grano e la vite. Tutte queste industrie agrarie garantiscono la sicurezza alimentare anche al di là della famiglia che lavora e si passa dalla necessità oggettiva di esser nomadi a diventare sedentari! C'è quindi l'intervento dell'uomo sulle piante → il primo è la conservazione del seme per l'anno successivo per poterlo piantare e quindi vengono raccolti prima che i chicci cadano in modo da poterli conservare per l'annata successiva, infatti bisogna raccoglierlo prima che si disperda e avere una resa superiore → la resa della spiga è molto aumentata negli anni, Si iniziano anche a fare i primi incroci tra due pollini per poter ottere una pianta molto migliore rispetto alla prima e lo stesso territorio riesce ora ad aumentare in un fattore 10 e c'è un conseguente boom demografico in termini di milioni di abitanti. In tutto ciò, l'agricoltura è ancora fatta senza irrigazione e nasce allora la necessità di prevedere il meteo perchè la vita era legata al fatto che piovesse o meno e c'erano dei tentativi di influenzarlo per favorire l'uomo e l'altra cosa sorta culturalmente è che queste mutuazioni del clima si sono attribuiti ad entità metafisiche, le prime cioè grandi divinità e nasce un impulso alla religione fondamentalmente e porta alla prima costruzione di monumenti religiosi e astronomici → come ad esempio Stonehenge che si leva verso il solstizio, le piramidi sono rivolte verso il sole in un certo modo, etc. L'interesse agli astri, diventa primario e si sviluppano concetti come il succedersi delle stagioni in cui si capisce di essere nella stessa situazione grazie ad alcune stelle che si ripresentavano man mano nella stessa posizione e vengono create le stelle fisse come concetto di immutabilità e vengono individuate, identificate con la trascendentalità. I grandi edifici religiosi favoriscono osservazioni astronomiche come speculazioni razionali e irrazionali che danno il via all'astrologia cioè la lettura dei segni. 6Tutto ciò modifica la popolazione che è sempre più specializzata e la densità aumenta e ci sono forti elementi di aggregazione come la religione e la specializzazione porta di conseguenza alla nascita delle gerarchie sociali perchè un lavoro sembra essere più importante di un altro, certo queste gerarchie sono necessarie a gestire villagi sempre più grandi ma si crea la prima disuguaglianza sociale. Nascono nel 8000-7000 a.C. le protocittà come Gerico con centinaia di abitanti, le mura di cinta e la torre a causa della presenza di grandi magazzini di cibo e quindi si rischia il furto e da ciò nasce l'esigenza di proteggersi e ciò porta la collettività che fa questi lavori di costruzione del muro e che mangia ciò che l'agricoltura produce, si usano i mattoni crudi- convessi e iniziano gli scambi commerciali su lunghe distanze, magari il grano veniva scambiato con attrezzi o manufatti e viceversa. Le protocittà hanno quindi le mura di cinta ed edifici collettivi come i magazzini per l'alimentare, cioè i cereali, e la città è chiaramente sempre sinonimo di civiltà e sostanzialmente cioè viene creato dall'agricoltura grazie all'essere diventato in grado di creare attrezzi sempre più sofisticati per lavorare la terra, altrimenti saremmo ancora sugli alberi a mangiare banane. Le esigenze difensive nascevano dal proteggere le scorte di vivere e questo fa sì che ci sia la necessità di avere un esercito con delle armi di pietra e l'esercito serviva per difesa del terreno che si sta coltivando e il possesso di questi terreni c'è ancora oggi chiaramente e nei secoli passati, avere molte ricchezze in terreni significava avere potere e fino alla Rivoluzione Industriale era proprio il metodo per avere più ricchezze e infatti solo in quell'epoca una ricchezza diversa. Inizia nel 7000 a.C l'uso dei metalli in Anatolia e il primo metallo lavorato è il rame nativo grazie ai reperti scoperti, ovvero il rame che si trova in natura allo stato naturale e la prima forma di lavorazione è stata per battitura con un martello di pietra e veniva deformato → tecnologia per deformazione plastica, cioè lavorarlo senza fonderlo e portarlo allo stadio liquido!! Si comportano chiaramente in modo molto diverso dalla pietra e deformandosi possiamo fargli assumere forme più complesse in modo più semplice! Facciamo un intermezzo su come si comporta la materia: I materiali metallici in che modo si misurano? Una delle prove è quella di durezza consiste nel prendere un pezzo di metallo e ho un punzone che viene spinto contro il materiale e com'è fatta la punta di questo, identifica la prova di durezza, dopodichè spingo il materiale su cui chiaramente rimane un impronta, io vado a misurarla ricavo quanto sia la durezza attraverso delle tabelle → la durezza di Brinnell misura il diamentro dell'impronta e più il diametro è piccolo, più il materiale è duro e chiaramente la punta del punzone è durissima. Un'altra tipologia di durezza è quella Rockwell dove il penetratore è proprio a punta, non più arrotondato come quello di prima e l'impronta sarà chiaramente un incavo a punta e in questo caso misuro la profondità della penetrazione e facendo 100-questa quantità della profondità, ricavo la durezza del materiale → più l'incavo è poco profondo, più il metallo è duro. Vediamo la prova di trazione: consiste nell'avere una barretta di materiale, lo collego delle pinze all'estremità e iniziamo a tirarlo e misuro di quanto si allunga e poi li mettiamo in un diagramma con delta L e F della forza → il tratto è detto forza elastica perchè il materiale torna alla lunghezza orginale, dopodichè la curva si appiattisce dopo la linea di snervamento dopo di chè la barretta di rompe. Il materiale quindi resta allungato e deformato quando si 7scarica. La parte elastica è quando li usiamo nelle costruzioni, se il materiale non resta nella stessa zona, il materiale si deforma → succede nelle forchette ad esempio. Nella zona plastica ci vado quando voglio deformare del tutto il materiale perchè rimane deformato, nella modificazione di prima della durezza, l'impronta che si forma è nella parte plastica perchè appunto rimane deformato. La prima zona è quando si lavora normalmente, mentre se vogliamo variare la forma del metallo dobbiamo andare nella zona plastica. Torniamo alle slide: Quindi martellandolo, si allunga anche il limite di snervamento e la cosa è positiva se devo lavorare questo materiale perchè più sarà utile nel momento in cui si lavora, più la durezza Brinnel, più aumenta il limite di snervamento, quando invece il materiale si rompe quello è il limite di rottura. Ma non è ancora metallurgia perchè il metallo è ancora preso in natura, invece poi vediamo la prima industra tessile dei canestri di giungo, una pianta molto flessibile e resistente e come forma invece di recipiente porterà alla nuova materia cioè la ceramica. La protocittà più grande è Catal in Turchia con 10mila abitanti, dotata di muri, con edifici a pianta rettangolare tutti ammassati, erano agricoli e artigiani e il commercio era molto fiorente di materie prime, che sostanzialmente erano ancora pietra, il metallo era ancora molto raro. Altra tecnologia molto importante è quella delle ceramiche e la manipolazione termica, cioè capire come con il calore non solo modifica le proprietà del cibo, ma anche determinate materie e la prima su cui si sperimenta è l'argilla che normalmente è un materiale che può essere modificata nella sua forma se riscaldata e quando è bagnata può assumere qualsiasi forma e se poi la riscaldo a una temperatura data, vedo che questa diventa dura e resistente e non cambia più la sua forma e se voglio farlo, devo per forza romperla. Il forno diventa via via sempre più importante per la tecnologia e soprattutto quando si fonderanno i metalli. Con la nascita dell'industria fittile, si presume la sedentarietà e anche l'artigianato che si dedicherà a questa creazione con l'argilla in cui si possono conservare a lungo il cibo sia solido che liquido perchè non potevano entrare topi, insetti, etc e cambiano così le abitudini alimentari portando un miglioramento. Intorno al 6500 a.C però ci sono delle mutazioni climatiche e la Mezzaluna fertile diventa arida e le precipitazioni sono sempre meno per far sì che i campi sopravvivono e così si deve usar l'acqua dei fiumi e quindi si migra verso i grandi fiumi Tigri e Eufrate e il Nilo e quindi la Mezzaluna fertile perde la parte del Mar Mediterraneo orientale e il Medioriente. Per sfruttare bene così l'agricoltura irricqua, bisogna si ok avere l'acqua del fiume ma bisogna averla nei campi e si hanno quindi delle opere idrauliche in cui si modifica ciò che è naturale, cioè il corso dell'acqua per portarla nei campi, e questo crea comunque aggregazione della comunità perchè bisognava essere in molti a lavorare il letto del fiume perchè chiaramente sono lavori grossi da non far da soli. Questo permetterà uno sfruttamento migliore dei campi che non seguono più i capricci metereologici e i campi saranno più grandi e ci sarà un surplus alimentare e le protocittà diventano così città vere e proprie. Ciò porta alla navigazione fluviale per favorire il trasporto via terra, più sofisticata usando il remo invece che la pagaia, che sfoga la forza sull'imbarcatura stessa. 8
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