Analisi strutturale di primo ordine
A ogni stato dell'Io corrisponde un insieme strutturato di pensieri, sentimenti e comportamenti coerenti. Seguendo le linee del diagramma strutturale di primo ordine (riportato anche da Bongelli, 2008; pag 100), nell'estratto in analisi, è possibile distinguere:
a) un Genitore (1):
(1)
157.M.B. : Io ti sto guidando
[per dire
Mike Bongiorno, in questo caso, esprime una valutazione. Con questo atteggiamento, molto probabilmente, il presentatore sta riproponendo un comportamento “genitoriale”.
b) un Adulto (2):
(2)
79.M.B.: = Ma tu vai dire : “Scusi sono contento che la lava le distrugge la casa ((applausi)),MA CHE DISCORSO E' QUESTO? SONO DUE COSE DIVERSE !”((gesticola vistosamente))
Nonostante il gesticolare di M. Bongiorno, possiamo intendere la parte strettamente verbale dell' enunciato come un tentantivo di elaborare le informazioni razionalmente e logicamente, risolvendo il problema nel qui ed ora , ovvero la celebre questione del “l'hai detto/ non l'hai detto”.
un Bambino (3) :
(3)
170.V.S. : NON L'HO DETTO! NON L'HO DETTO! ((urla)) ]
171.M.B.: Ed è per questo che ti ho invitato.
172.V.S. : E ALLORA LASCIAMI PARLARE! ((urla))
In questo frangente, lo Stato dell' Io bambino di Vittorio Sgarbi ha preso il sopravvento. Il critico d' arte urla vistosamente , riattualizzando comportamenti tipici dell'infanzia, proponendoli nel qui ed ora e accompagnandoli con emozioni e pensieri sperimentali là e allora.
Ciascuno stato dell'Io include, poi, influenze dal Super-Io, Io ed Es freudiani e agisce sia a livello intrapsichico che interpersonale. Quando uno dei tre Stati tende a travalicare i suoi confini, prevalere sugli altri o a venire escluso, parliamo di contaminazione ed esclusione, vere e proprie patologie degli Stati dell' Io .
Facciamo degli esempi relativi al dialogo in esame :
(4)
71.M.B.: [MA TU NON TI DEVI PERMETTERE DI DIRE (-)
72.V.S.: ((batte la mano sul proprio fianco))
73.M.B. : BEN VENGA LA LAVA]
In questo caso, il Mike adulto è contaminato dal suo Stato dell' Io Genitore che gli ricorda quali sono i pensieri “non socialmente accettati” e dunque inesprimibili pubblicamente. (4)
(5)
139.M.B. : No io non voglio litigare, sei tu che dici che io sto dicendo delle cose sbagliate,
Qui Mike passa dall' Adulto della prima parte, al bambino della seconda, che non è disposto ad accettare critiche(5)
(6)
75.M.B.:- MA CERTO ! Hanno ragione *di* picchiarti allora.
In questo frammento, M. Bongiorno è contaminato sia dal Genitore che dal Bambino. Qui è un Adulto contaminato da entrambi, vi è, doppia contaminazione .Come se questa fosse una lite tra ragazzini , dice : “Fanno bene a picchiarti” e nell' ottica genitoriale, esprime una convinzione arcaica, ovvero “ che qualche schiaffo faccia sempre bene”. (6)
Per ciò che riguarda l'esclusione essa può intendersi in due modi diversi:
-quando un singolo Stato dell' Io domina il comportamento intra-personale e interpersonale di un individuo, dunque esso viene definito costante (o escludente) (7)
(7)
170.V.S. : NON L'HO DETTO! NON L'HO DETTO! ((urla))]
In questo frammento, lo Stato dell'Io Bambino di V. Sgarbi non lascia spazio agli altri due. (7) In generale, ( peraltro più pertinente all' analisi di Berne che ne da una visione non limitata a poche parole, ma anche ad un intero modo di vivere) questo emerge anche nella quasi totalità dell' estratto, dove egli si fa spesso sovraffare dalle emozioni.
-quando il soggetto usa prevalentemente due Stati dell' Io escludendone un terzo. Dall' andamento generale del dialogo, si può notare come Mike Bongiorno, soprattutto agli inizi, tenta di dare spazio solo al Genitore e all' Adulto, reprimendo e tenendo sotto controllo il Bambino, in una sorta di strategia difensiva ( come quando Sgarbi lo apostrofa come ignorante).
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Dettagli appunto:
- Autore: Silvia Ilari
- Università: Università degli Studi di Macerata
- Facoltà: Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo
- Esame: Psicologia della Comunicazione
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