Appunti delle lezioni di bioetica sulle scelte morali, anno accademico 2011/2012
Argomenti affrontati:
• La bioetica definita
• L'etica e la legge
• Diritto a morire
• Le varie vie etiche in questione
• Kant e l'eutanasia
• Il non diritto a morire
• L'argomento del pendio scivoloso
• Mill e il diritto a morire
• Eutanasia ed opinione pubblica
• Diritto alla libertà procreativa
• Diritto procreativo e diritto a procreare
• Fivet e la procreazione
• Moralità e responsabilità individuale
• L'etica che si vuole proporre
• L'etica influente
• Diritto all'integrità genetica
• Genomi e genetica
• Terapie geniche
• Credenze erronee
• Lo statuto dell'embrione
• Il clone
• Diritto a un minimo di cure
• Liberalismo anarchico
• Daniels e le cure mediche
• Donazione degli organi
• Il concetto di donazione: la proposta
Appunti di Bioetica -
Le scelte morali
Appunti di Marianna Tesoriero
Università degli Studi di Messina
Facoltà di Scienze della Comunicazione
Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione
Esame di Bioetica
Docente: Prof. Neri
Anno Accademico 2011/2012La nascit a, la mort e, la cura degli esseri umani, la crisi dei valori t radizionali, i
pregiudizi, la quest ione delle ricerche et iche e giuridiche post a davant i agli
sviluppi della medicina e delle ricerche in campo biologico. Q uest i i t emi che
vuole af f ront are la B ioet ica, una nuova disciplina che è andat a consolidandosi
part endo dal dibat t it o su quest i nuovi casi, e che coinvolge non solo gli
specialist i della ricerca e nel campo dell’et ica ma t ut t i i cit t adini dei paesi
occident ali. Non c’è da meravigliarsi, quest i t emi riguardano t ut t i, ma nessuno
può pret endere di avere le credenziali per occuparsene in modo del t ut t o
esclusivo o con aut orit à indiscussa. Lo specialist a di suo è una persona
comune come t ut t e le alt re a cui la bioet ica si rivolge.
La discussione dei problemi cent rali della bioet ica è f at t a cercando di
assumere la prospet t iva di una qualsiasi persona comune che si rit rova di
f ront e alla scelt a t ra le nuove alt ernat ive post e e propost e dalla nuova
scopert a, di f ront e alla nascit a, alla mort e e alla cura sua o dei suoi cari.
V olendo, possiamo sint et izzare il t ut t o dicendo che la bioet ica vuole af f ront are
gli scrupoli morali di cui nessuno è immune. I l libro vuole chiarire quali siano i
principi, le regole e i crit eri che si debbono f ar valere nello spazio dell’et ica
applicat a agli event i umani. S ono essenzialment e scelt e, quelle di cui
parliamo e di cui, nella sua part e essenziale parla da circa 30 anni la bioet ica,
che in primo luogo riguardano ciascuno di noi. S i propone dunque ai f ini di
personale elaborazione e ricerca personale ult eriore un’analisi f ilosof ica
cont ro l’eclet t ismo e alla commist ione di st ili a cui il nost ro periodo è incline.
L a b i o eti ca d efi n i ta
C’è chi sost iene che i primi problemi bioet ici siano comparsi negli anni 40 con
le speriment azioni dei medici nazist i e la successiva rif lessione su di esse nel
processo Norimberga; alt ri invece ne calcolano l’origine agli anni 50 e 60 in
relazione alle prof onde t rasf ormazioni realizzat e nella prat ica medica degli
S t at i Unit i. Risale in realt à agli anni 70 il cost it uirsi della bioet ica propriament e
det t a. È in quegli anni che compare il t ermine (da P ot t er, biologo, in uno dei
suoi art icoli) e sempre negli st essi anni le grandi innovazioni della medicina e
della ricerca biologica cominciano ad avere ricadut e sempre più int eressant i
nella quot idianit à dei cit t adini del mondo occident ale. Ciò a cui f aceva
rif eriment o P ot t er era ad un int erscambio t ra moralit à ed ecologia ovvero alla
necessit à di cost ruire un’et ica scient if ica che sapesse f are t esoro delle
component i di innovazione present i nella biologia. Noi, in quest o volume,
int endiamo con bioet ica una part e della rif lessione umana sulle quest ioni
morali. I l nucleo essenziale della bioet ica è cost it uit o da t ut t e le quest ioni
et iche originat e negli ult imi decenni dai mut ament i che medicina e biologia
hanno provocat o per quant o riguarda il nascere, il curarsi e il morire degli
esseri umani. La bioet ica cerca di f ungere come risanat rici di conf lit t i derivant i
da obblighi morali. È una scienza pluridisciplinare poiché si rif à alla
biologia, et ica, f ilosof ia, medicina. G li orizzont i della bioet ica hanno a che f are
con quegli obblighi morali f ondament ali che abbiamo in quant o persone morali
part ecipi di una societ à civile.
Le quest ioni della bioet ica riguardano t ut t i e sost eniamo debbano essere
risolt e da coloro che ne sono diret t ament e coinvolt i.
P er capire in cosa concerne la bioet ica possiamo dist inguerla in più
component i et iche. I problemi bioet ici delineano un sapere semplice che è
spesso messo in prat ica, consapevolment e o inconsapevolment e, da coloro
che nelle loro vit e f anno uso di dist inzioni morali e si pongono scrupoli et ici. La
met a-bioet ica in alt re parole rende esplicit o ciò che già sappiamo ma
t endiamo a perdere di vist a nella rout ine quot idiana. T ale diment icanza può
produrre conf usioni e problemi che è compit o della buona f ilosof ia dissolvere.
La f ilosof ia così int esa può essere una buona propost a di guida ai “sani
principi”. La bioet ica t rat t a di t ut t e quelle quest ioni che vengono collegat e a
domande del t ipo “che cosa è giust o f are?” o “qual è il nost ro dovere o la
soluzione giust a ?”, si occupa di valori ovvero di quei principi in nome dei quali
gli esseri umani hanno risolt o le diverse alt ernat ive a loro present at esi.
S i individuano due t ipi di bioet ica, la descrit t iva che descrive le varie bioet iche
esist ent i (sacralit à della vit a, disponibilit à) e i loro concet t i; e la normat iva che
mira all’individuazione di regole e principi e valori da privilegiare nella
soluzione delle quest ioni et iche.
P arlando di bioet ica è inevit abile parlare di et ica. L’et ica non ha a che f are con
ciò che è ma con ciò che dovrebbe essere, come Hume rileva. I n bioet ica è
molt o f requent e la t endenza a cade in quel t ipo di errore chiamat o da Moore
F allacia Nat uralist ica che si ha nel moment o in cui si pensa che la soluzione ai
nost ri problemi parici st ia nella ricost ruzione del come vanno le cose e quali
siano le conseguenza prevedibili. I n cont rast o con quest a visione della
soluzione abbast anza riduzionist ica sost eniamo che af f inché sia chiamat a in
causa una valut azione et ica si debba int rodurre da qualche part e un
sent iment o o ragione morale che ci port a a d accet t are o rif iut are le cose e
comport arci di conseguenza.
Hare sost iene che le valut azioni et iche debbano essere universalizzat e ovvero
che la soluzione che si consideri post -esame buona e giust a debba esserlo
non solo per noi ma anche per gli alt ri, valida per t ut t i coloro i quali
pot rebbero essere coinvolt i in una sit uazione analoga, l’et ica vuole muoversi
da un punt o di vist a generale argoment ando a sost egno delle norme e regole
che privilegia. L’et ica è in def init iva quella rif lessione che va alla ricerca di
regole, norme e principi (regole morale, giuridiche e loro applicazioni) che si
prescrivono universalment e per la condot t a umana.
S empre a part ire dagli anni 70 ci si è chiest i su quale modello di ragionament o
prat ico si dovesse considerare appropriat o per af f ront are quest o t ipo di
quest ioni et iche. La f orma di ragionament o prat ico maggiorment e adot t at o
nell’et ica è il modello ingegnerist ico alla luce del quale una volt a f issat o un
principio o una norma f ondament ale la soluzione ai casi viene t rovat a
deducendo le implicazioni e le conseguenze che da essa ne derivano. T ale
modello si most ra però inadeguat o in quant o incapace di t rovare punt i di
convergenza, f inisce con il ricondurre t ut t i i cont rast i morali a prof onde
divergenze di principio, ciò è la causa di un principio reso assolut o, un’unica
visione impost a per t ut t i, a svant aggio del pluralismo. S i crit ica anche il
modello di K ant che sost iene di pot er giungere a f issare dei principi assolut i
della vit a morale ricavandoli dalle condizioni t rascendent ali di f unzionament o
della ragion prat ica umana. I l ricondurre a un solo principio in def init iva è
inut ile. V anno inolt re escluse t ut t e le t ent azioni e i t ent at ivi di risolvere le
quest ioni bioet iche con f orme di razionalit à che si limit ano a f ar valere le
esigenze di una coerenza normat iva, ciò non può aiut arci ad individuare crit eri
e norme moralment e validi. A lt ret t ant o scarsa incidenza avrà un met odo di
ragionament o ut ilit arist ico rit iene possibile riunire in un unico calcolo il
conf ront o t ra diverse alt ernat ive che coinvolgono le pref erenze delle persone
cercando la soluzione che massimizza la soddisf azione di t ali pref erenze.
A ccet t iamo un part e di t ale modello ovvero quella che va a considerare
relat ivament e alle diverse alt ernat ive le conseguenze in t ermini di
soddisf azioni e pref erenze delle persone coinvolt e, non ne accet t iamo però la
pret esa di pot er cost ruire un punt o di vist a unico e ideale da cui un agent e
razionale possa conf ront are i diversi asset t i prevedibili. Crit ichiamo le visioni
et iche specif iche poiché è bene vi sia un et ica dai principi generali. T ut t e
quest e visioni producono un irrigidiment o delle valut azioni e considerano
l’applicazione scient if ica applicabile in t ut t i i cont est i prat ici.
Una delle f orme di rif lessione a cui possiamo sot t oporre le discussioni int orno
ai casi della bioet ica è quella che privilegia l’esame delle conseguenze delle
diverse soluzioni che si prospet t ano. L’esame delle conseguenze non esclude
che poi si debba valut are quale t ra i diversi risult at i probabili dobbiamo
pref erire, ma guardare alle conseguenze è un modo per avviare su una base
empiricament e cont rollabile la discussione.
Uno dei nuclei della nost ra t esi è quello di cercare di evit are di f ramment are
l’et ica in una seri di sit uazioni incomunicabili, non è cioè accet t abile un
met odo che per ogni det erminat o t ipo di problemi morali ne generi una norma
o un principio ad hoc. È bene anzi avere un concet t o morale generale da
applicare nei vari specif ici cont est i.
L ' E T I CA E L A L E G G E .
Ma l’et ica, quindi l’aut onomia decisionale, dove cont rast a con le leggi? La
visione t radizionale sost iene che ciò che è immorale debba essere viet at o per
legge. S ost eniamo noi che a volt e la regolament azione di leggi non serve: Mill
era del parere che bisogna limit are la volont à di qualcuno solo nel moment o in
cui vada a ledere o danneggiare qualun alt ro. L’individuo sul suo corpo è
sovrano.
Non diciamo che ognuno può f ar quel che gli pare, diciamo solo che è bene
procedere valut ando le azioni moralment e e agire quindi moralment e. Non
sarebbe bello pensare che la st abilit à sociale sia solo il f rut t o di leggi rispet t at e
per t imore da sanzione. La st abilit à è garant it a dall’impegno morale di
ognuno.
S econdo la visione relat ivist a, ogni decisione è rispet t abile, è un punt o di
vist a, la si pensa diversament e e non è necessario una soluzione comune
(invece la morale t ende alla coesione). Mill sost iene che ognuno abbia dirit t o
alla propria libert à di disegnare il proprio piano-vit a (senza ledere alt ri).
La nost ra è considerat a l’et à dei dirit t i vist e le cont inue richiest e di
riconosciment o di nuovi dirit t i (come nascere, morire, curarsi. . ). Nel
riconosciment o e giust if icazione dei dirit t i possiamo rif arci e rif erirci a diverse
concezioni:
I l giusnat uralismo considera che le quest ioni morali post e dalla bioet ica
vadano risolt e con rinvio al giudizio divino. I L giusposit ivismo sost iene invece
che si debba accet t are i dirit t i scrit t i nell’ordinament o di uno st at o ma che ciò
non esclude che spesso le quest ioni morali vadano olt re le leggi di cui si
dispone.
S e t ut t i dobbiamo avere pari dirit t i e non subire diverso t rat t ament o la legge
deve non impedire la realizzazione della propria aut onomia con imposizioni
circa l’uso o meno delle nuove t ecniche di assist enza medica. La moralit à può
spesso sf ociare in polit a, ma ciò avviene per pot er met t ere in condizioni t ut t i i
membri.
P ur t rat t ando argoment i generali come l’eut anasia, il dirit t o a vivere et c, t ali
concet t i morali sono validi sempre considerando l’individuo inserit o in un
cont est o che crea conf lit t i ideologici e morali.
NO RMA E T I CA G E NE RA LE : privilegiare le sit uazioni che migliorino le
condizioni di vit a per le persone umane, rendendolo più libere e capaci di
scegliere aut onomament e ciò che le rende più f elici e ciò a cui legano il
riconosciment o della propria dignit à. S i vuole ot t enere una sit uazione che
vada a f avore dell’adempiment o della propria dignit à.