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Bambini e genitori di fronte all’ospedalizzazione


Se la malattia sembra al bambino il risultato dei suoi comportamenti, il ricovero in ospedale sembra il peggior castigo. La separazione dall’ambiente familiare spaventa il bambino in quanto implica una drastica perdita dei punti di riferimento noti e rassicuranti proprio nel momento in cui dimostra di averne più bisogno. Ad aumentare l’ansia del bambino provvede anche il fatto di dormire in un letto non suo, di dover mangiare insieme ad altri bambini sconosciuti, di dover seguire orari diversi da quelli a cui è abituato e di dover sottostare a pratiche invasive da parte di adulti sconosciuti, ciò in una situazione in cui non sembra esister più niente di privato.
L’ospedalizzazione ha un costo anche per il genitore che vede la sua autorità sul figlio totalmente esautorata dal potere e dalla competenza dei medici e degli infermieri. Lo stato d’animo più comune nei bambini ospedalizzati è la depressione: reagiscono con grande ansia, sentendosi abbandonati e regredendo in modo vistoso.

Tratto da LA PAURA DEL LUPO CATTIVO di Anna Bosetti
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