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Modelli culturali ed esperienza

Modelli culturali ed esperienza


I modelli culturali si fondano su script, ossia su forme schematiche di conoscenza degli eventi, organizzate in modo sequenziale sul piano temporale e psicologico, in cui l’evento in esame è scomposto in una successione di sottoeventi.
I modelli culturali rimandano al concetto fondamentale di esperienza, intesa come la totalità degli eventi a cui l’attore prende parte in modo consapevole. I modelli culturali si riferiscono di volta in volta, in modo contestualizzato, a particolari ambiti dell’esperienza. Talvolta, per la medesima situazione, vi sono più modelli alternativi che possono entrare in competizione fra loro. In questo caso uno di essi prevarrà sugli altri nella mente dei soggetti. Tale condizione consente di superare la concezione della cultura intesa come sistema globale e monolitico, statico e coerente, formato da elementi affini e fra loro congruenti, tipico di un automa logico e razionale.
I modelli culturali hanno un valore prescrittivo, poiché non si limitano a fornire dispositivi di comprensione, ma fungono anche da motore motivazionale, offrendo indicazioni sui valori e sulle condotte conseguenti. Peraltro sono modelli trasparenti, poiché le persone non sono consapevoli di possederli. Gli individui vedono il mondo attraverso le lenti interpretative della cultura senza vedere le lenti medesime ed è in tal modo che le cose ci appaiono naturali. Infine i modelli culturali sono efficaci, poiché non servono solo a spiegare il comportamento prodotto, ma anche alla sua costruzione.

Tratto da LA MENTE MULTICULTURALE di Anna Bosetti
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