L'età della sfida
Verso l’inizio del terzo anno di età i bambini cominciano a manifestare delle nuove esigenze, a pretendere una maggiore autonomia e indipendenza dai genitori. I problemi che insorgono in questo periodo sono legati in parte a una determinata fase evolutiva, ma dipendono anche dalla capacità e dalla volontà dell’adulto di accompagnare il bambino lungo il suo percorso di crescita. Inoltre i conflitti che si verificano nei “terribili due anni” rivelano qualcosa sulla qualità dell’interazione fra genitori e figli nei due anni precedenti.
Molti genitori sono riluttanti a rinunciare al totale controllo e non riescono a rallegrarsi sinceramente del bisogno di autonomia dei figli; è probabile allora che si generi un conflitto potere.
Nel rapporto di cooperazione fra genitori e figli è essenziale che possano sperimentare, anche se i risultati sono ancora imperfetti. Bisognerebbe aiutarli solo quando lo chiedono.
I bambini hanno potenzialità straordinarie quando si tratta di imparare qualcosa. Se, di punto in bianco, i bambini manifestano la volontà di fare da soli, è opportuno sostenerli nei loro sforzi e aiutarli.
I genitori non perdono la loro influenza né la loro enorme importanza per i figli se li avviano sulla strada di una maggiore autonomia. Invece conquistano un po’ più di tempo per se stessi e per stare insieme.
Continua a leggere:
- Successivo: Bambini tiranni
- Precedente: I bambini dotati di scarsa empatia
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.