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Spunti di riflessione sui nidi domiciliari

Spunti di riflessione sui nidi domiciliari


Il servizio domiciliare si può definire come servizio educativo realizzato in un contesto di civile abitazione con la presenza di personale educativo qualificato e un ridotto numero di bambini.
I servizi domiciliari sono tuttora molto scarsamente diffusi nel paese.
La sua offerta è molto simile a quella del nido; con questa tipologia condivide innanzitutto il fatto di proporsi con continuità nell’arco di un periodo lungo dell’anno, per almeno cinque giorni alla settimana.
Quanto agli orari di supporto offerti, in genere le proposte non prevedono orari molto lunghi, né, sempre, il consumo del pasto.
Il servizio domiciliare si realizza in una civile abitazione, con pochi bambini e spesso con un solo educatore. Ciò definisce immediatamente alcuni elementi di criticità potenziale relativi ai seguenti aspetti:
1.Una civile abitazione manca per definizione di caratteristiche ambientali necessarie per un servizio  destinato ad accogliere bambini piccoli.
2.Quanto al fatto che vi sia coinvolto un solo educatore, è evidente che questo rappresenti un elemento di estrema fragilità nella misura in cui è difficile pensare al mantenimento di una continuità del funzionamento in situazioni di mancanza momentanea dell’educatore.
Sembra in conclusione possibile affermare che il servizio domiciliare sia effettivamente conveniente solo nelle situazioni in cui non sia praticabile la realizzazione di servizi come il nido o il micro-nido, che consentono indubbiamente maggiore stabilità organizzativa e minori costi di gestione.

Tratto da EDUCARE AL NIDO di Anna Bosetti
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