Il lavoro con i genitori al nido
La persona di riferimento ha il compito essenziale di stabilire un efficace canale di comunicazione tra l’ambiente familiare e il nido. Il suo rapporto con i genitori determinerà profondamente la qualità dell’esperienza dei bambini, tuttavia porterà in sé anche tensioni intrinseche che dovranno essere riconosciute e gestite.
Il ruolo della persona di riferimento
È essenziale stabilire con fermezza regole e limiti e applicarli con flessibilità alle singole situazioni, piuttosto che lasciare i genitori alle prese con il tentativo di indovinare ciò che ci si aspetta da loro. Ad esempio il rispetto dell’orario di chiusura. Può essere davvero disturbante per i bambini e causare grande disagio e nervosismo al personale se un genitore arriva regolarmente oltre l’orario di chiusura. Quando un genitore ha preso questa abitudine è molto difficile riuscire a ristabilire la regola. e le educatrici facilmente si sentiranno arrabbiate ed ostili.
La comunicazione tra le famiglie e il nido
L’educatrice ha bisogno di farsi un piano per la sua progressiva conoscenza di come una bambina vive in famiglia, tenere informati i genitori circa i progressi della bambina al nido e affrontare le eventuali difficoltà.
È necessario prevedere regolari momenti di incontro con i genitori, per parlare dei progressi della bambina; questi momenti costituiranno un’occasione di confronto tra adulti ai quali i genitori daranno un grande contributo.
La persona di riferimento e il genitore
I genitori vedono generalmente con favore il sistema della persona di riferimento perché ci tengono a sentire che il loro bambino è importante per qualcuno all’interno del nido, e trovano inoltre più facile relazionarsi ad un membro del personale piuttosto che a dieci, ma qualche volta questo sentimento ha un’ambivalenza intrinseca. La madre (meno spesso il padre) può temere che la bambina preferisca la persona di riferimento. È importante che tutte le operatrici siano molto sensibili su questo punto. Un particolare che può aiutare la mamma a sentire che la persona di riferimento non sta prendendo il suo posto è quello di tenere la bambina rivolta verso la mamma quando la tiene in braccio in sua presenza. E inoltre opportuno che in presenza della mamma non sia l’educatrice a cambiarla o a darle da mangiare a meno che non venga espressa una richiesta specifica.
Gli accordi con i genitori
Altri aspetti importanti sono: particolari richieste per la dieta di una bambina, sia per motivi religiosi che di salute, accordi pratici sui pagamenti, la routine giornaliera e la cura del corpo, e i metodi di controllo e di organizzazione. Se la bambina è stata inviata al nido su richiesta dei servizi sociali e questi hanno richiesto la presenza al nido di uno o entrambi i genitori in alcuni momenti della giornata, devono essere stabiliti gli orari e deve essere concordato qualsiasi cambiamento. Deve essere anche stabilito in che modo i genitori possono dare suggerimenti o avanzare lamentele.
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Dettagli appunto:
- Autore: Anna Bosetti
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Scienze dell'Educazione
- Corso: Scienze dell'Educazione
- Esame: Pedagogia dell’infanzia
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