Difesa del suolo
Si considera il rapporto tra suolo e acqua quindi il risanamento idrogeologico, prevenzione fenomeni di dissesto, messa in sicurezza e lotta alla desertificazione.
Strumenti:
a) Conoscenza;
b) Attività
c) Competenze
d) Pianificazione
e) Programmazione
Conoscenza→ raccolta dei dati geografici, tecnici, storici per definire un bacino, identificarlo nello spazio e in base alle sue caratteristiche. Serve anche per capire dove estendere il rischio idrogeologico.
Competenze→ si delineano in base alla dimensione di ciò che si va ad individuare. Esistono 8 autorità di distretto, ognuna delle quali ha dei bacini di competenza. Le Autorità di Bacino (A.d.B.) sono strutture di governo costituite ognuna da: una Conferenza istituzionale promuovente (costituita da figure politiche), un segretario generale, una segreteria tecnico-operativa e da una conferenza operativa dei servizi (composta dai funzionari delle figure della conferenza istituzionale). La Conferenza istituzionale adotta il Piano di Bacino che è il piano di governo di tutta quell’area: indica il pericolo di inondazione, di frana, gli usi agricoli, la programmazione delle risorse idriche. Il piano distrettuale di bacino è sottoposto a VAS.
Pianificazione→ è il P.d.B. che contiene tutte le indicazioni per il bacino in esame; la procedura è sottoposta a VAS e il rinnovo del piano deve iniziare 3 anni prima della scadenza dello stesso. Nel frattempo vengono individuati i Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) per individuare le fasce di rispetto sulla base del fenomeno idrico che potrebbe verificarsi; le aree sono divise in A,B,C,D in base al rischio idraulico che insiste in quel punto. I PAI non sono sottoposti a VAS.
Programmazione→ il piano à le destinazioni d’uso territoriali mentre il programma la dimensione temporanea di ciò che si va a fare in quella zona; il piano stesso individua le priorità di intervento che verranno indicate nel programma. Il Piano è quello che mostra le destinazioni d’uso ed è una fotografia della situazione, mentre il programma rappresenta la dimensione temporale di quello che si viene a fare sul territorio. Tenendo conto di una destinazione d’uso bisogna intervenire con un programma degli interventi per mantenere questa destinazione d’uso. Esistono anche altri piani come il Piano di Prevenzione Alluvionale.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco Cavagnero
[Visita la sua tesi: "Utilizzo operativo di modelli numerici per la valutazione dell'inquinamento atmosferico e l'elaborazione di un indice di qualità dell'aria"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze Ambientali
- Esame: Legislazione anti-inquinamento
- Docente: Prof. Stefano Leoni
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