I bisogni specifici del paziente psicotico
Si definisce bisogno lo stato di un essere in rapporto a ciò che gli è necessario in vista di qualsivoglia fine, sia interno che esterno, sia che lo ignori sia che lo sappia.
Tutti gli uomini hanno dei bisogni e svariati sono i bisogni dell’essere umano. La classificazione di Maslow del ’54 che parte dall’idea dell’esistenza di una gerarchia di bisogni motivati che vanno da quelli di base a quelli più complessi.
I bisogni vengono distinti da Maslow in 6 livelli: di sopravvivenza, di stimolo, di sicurezza, di amore, di stima, di autoconservazione. I bisogni di base sono ordinati su scale gerarchiche secondo la loro relativa potenza, per cui il bisogno che ha maggiore potenza è quello che viene soddisfatto prima. Alcuni di questi bisogni devono essere costantemente soddisfatti, mentre il soddisfacimento di altri può essere rimandato.
Altro schema è quello che considera 2 fondamentali livelli di bisogni: quelli legati alla sicurezza e quelli legati al piacere, bisogni quoad vita e quoad valetudo, secondo la distinzione della medicina salernitana.
I bisogni quoad vita e quoad valetudo
Nei bisogni quoad vita ci sono quelli legati alla sopravvivenza, il bisogno di essere accettati per quello che si è, di essere accuditi e di evitare la solitudine. Nei bisogni quoad valetudo sono compresi i bisogni affettivi meno elementari quali i bisogni di un oggetto di investimento emotivo, i bisogni legati all’autostima, quelli correlati agli ideali o che trascendono i propri immediati interessi.
Il “bisogno specifico” è l’espressione della parte deficitaria. Siamo nell’ambito dei bisogni più elementari, legati alla sfera della dipendenza. Sono i bisogni manifestati dai pazienti più vulnerabili agli squilibri nel sentimento di sicurezza, con caratteristiche di strutturazione della personalità e di organizzazione dell’Io che presentano elementi di deficit.
Un elemento cardine per comprendere la specificità: la paura del bisogno, anche questa espressione del deficit, e la lotta contro il bisogno, la sua non accettazione e negazione.
I bisogni hanno assunto il significato di forze distruttive incontrollabili, a causa delle ripetute e precoci esperienze di frustrazione, che hanno impedito la strutturazione di una aspettativa positiva di soddisfacimento del bisogno stesso.
La tensione del bisogno genera un’esperienza di panico da evitare e la negazione del bisogno è spesso il tentativo estremo di controllo che lo psicotico attua. Il bisogno dell’oggetto è poi talmente importante per la sopravvivenza psicologica dello psicotico che egli ne prova anche contemporaneamente una grande paura, sia per l’enorme potere che l’oggetto viene ad assumere, sia per il pericolo di poterlo perdere e doversene quindi separare. Molti sintomi e tratti comportamentali descritti come tipici della psicosi sarebbero espressione della disperata lotta che lo psicotico deve compiere per rimuovere l’angoscia del dilemma bisogno-paura dell’oggetto.
Le difese messe in atto nei confronti del bisogno comportano che questo non venga mai espresso come tale, direttamente, ma venga invece più o meno distorto, mascherato, manifestato in modo indiretto. Il paziente ci parla attraverso alterazioni comportamentali, distorsioni ideative e dispercezioni, attraverso la relazione con noi e le figure più importanti della sua vita.
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Dettagli appunto:
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Psicologia
- Titolo del libro: Terapia ragionata della schizofrenia
- Autore del libro: Cantelmi T, De Santis A, Scione G
- Editore: Scione Ed.
- Anno pubblicazione: 1998
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