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Cosa rimane nello sviluppo futuro dei diversi pattern di attaccamento?



* Attaccamento sicuro:  patrimonio positivo costituito da aspettative e modelli relazionali positivi sé/altro, self-confidence e sicurezza, capacità di esprimere e regolare le emozioni, relazioni positive con altri adulti e con fratelli e amici, interesse verso l’esplorazione e l’apprendimento
* Attaccamento insicuro: patrimonio indebolito, minore self-confidence, minore contatto e capacità di regolare le emozioni, aspettative e modelli relazionali negativi
* Attaccamento disorganizzato:  disregolazione emotiva, non utilizzabilità del caregiver, attivazione nella media infanzia di strategie difensive di controllo volte a sopperire alla mancata disponibilità emotiva dei caregiver vissuti come inaffidabili
In particolare le traiettorie dell’attaccamento disorganizzato nella media infanzia sono:
➢Strategie controllanti punitive  (ostilità, umiliazione)
➢Strategie controllanti di caregiving (stimolare, organizzare, suscitare  affetti positivi)
➢Disorganizzazione (spaventato, inconsistente, confuso)

L’attaccamento disorganizzato è importante da individuare perché è l’unico indicatore di futura psicopatologia. Lyons-ruth in uno studio longitudinale ha evidenziato come i bambini disorganizzati tendevano a modificare le loro strategie di attaccamento, e a 5-6-7 anni, replicando la ST, mettevano in atto strategie chiamate da lei Controllanti (o role-reversing) -> quando il genitore tornava i bambini tendevano a occuparsi del genitore, a iniziare loro l’interazione (ad esempio chiedevano come sta) -> è l’inversione di ruolo, cioè il bambino diventa protettivo verso il genitore. Altri bambini avevano strategie punitive, cioè il bambino tendeva ad essere aggressivo e punitivo verso il genitore (un Role-reversing in senso negativo). Altri invece mostravano semplicemente disorganizzazione.

Le distribuzioni dell’attaccamento infantile in campioni non a rischio sono:
-- Sicuri: circa 62%
-- Evitanti: circa 15%
-- Ambivalenti: circa 9%
-- Disorganizzati: circa 15%

Si sono andate a vedere situazioni in cui i bambini avevano genitori con vari fattori di rischio, per vedere se ciò influiva sulla probabilità di avere un attaccamento disorganizzato -> i fattori di rischio principali sono: educazione materna, reddito madre, età adolescenziale della madre, etnicità, uso di droghe e alcool e alcool, patologia mentale genitoriale, conflitto genitoriale -> molto spesso questi rischi si assommano, quindi diventano fattori di rischio cumulativi che incidono sullo sviluppo del bambino. Se sono presenti più fattori di rischio vi è una maggiore percentuale di disorganizzati rispetto a un campione normale, e la percentuale diventa molto elevata se i genitori sono maltrattanti (circa il 40% di questi bambini ha attaccamento disorganizzato).
Quali sono i comportamenti genitoriali precursori dell’attaccamento disorganizzato? Comportamenti molto trascuranti e insensibili/ritirati oppure maltrattanti/spaventanti. Comunque l’attaccamento si diversifica fra padre e madre, quindi il bambino può essere disorganizzato verso la madre e sicuro verso il padre. Il maltrattamento è inteso come fisico, sessuale, ma anche come neglect (cioè trascuratezza: non risponde alle esigenze del bambino e non lo protegge nelle situazioni a rischio) ed emotivo (non considera i bisogni emotivi del bambino, lo svaluta e non lo vede, è come “invisibile”).

Tratto da PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO SOCIO-AFFETTIVO di Mariasole Genovesi
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