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Terapia dell’epilessia


Bisogna evitare di puntare su politerapie o sull’uso di farmaci con molti principi attivi; la scelta del farmaco è un qualcosa di estremamente importante poiché un bambino ha un metabolismo,uno psichismo ed un fisico da un adulto,dunque un farmaco che per l’adulto è sedativo,per il bambino non potrebbe esserlo o addirittura avere un effetto contrapposto;
-DIETA CHETOGENA: ad alto contenuto di grassi e a basso contenuto di proteine e carboidrati, per verificare l’efficacia di questo trattamento è necessario aspettare non meno di 6/8 settimane e deve avere una durata di un minimo di 18 mesi ed un massimo di 4 anni;
-TERAPIA DIETETICA:che priva del latte vaccino e dei suoi derivati per almeno due mesi;
-STIMOLAZIONE VAGALE:mediante uno stimolatore sottocutaneo ed un computer che regola la frequenza degli impulsi cerebrali;
-TERAPIA CHIRURGICA: per asportare sottostanti lesioni che occupano spazio che producono le crisi(tumori cerebrali,ascessi cerebrali,granulomi,ematomi intracranici,ecc).
CONVULSIONI FEBBRILI
Circa il 5% dei bambini presentano tra i 18 mesi e i 4/5 anni di età almeno un episodio “convulsionale” dopo una brusca variazione termica(in aumento o in diminuzione) che può provocare la perdita di coscienza e un rilassamento o irrigidimento diffuso per pochi secondi o qualche minuto; è importante distinguere le convulsioni febbrili dalle convulsioni con febbre provocate dal un’ipertermia costante in soggetti con una certa predisposizione alla convulsività epilettica.

Tratto da NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Anna Battista
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