Disturbo post-traumatico da stress in età infantile
Si caratterizza per un quadro sintomatologico che fa seguito ad un episodio traumatico o ad una serie di eventi traumatici collegati. Dopo questo evento traumatico tendono a comparire 3 raggruppamenti sintomatologici: la risperimentazione del trauma, l'evitamento e l'appiattimento delle risposte e iperattivazione. Per definizione, l'evento traumatico deve avere 2 caratteristiche: 1) deve comportare la minaccia di morte, o la morte, o gravi lesioni, o una minaccia all'integrità di sé e degli altri; 2) deve essere percepito dalla persona come minaccioso (il carattere soverchiante dell'evento è legato a caratteristiche individuali ed al livello evolutivo).
Nella versione per l'infanzia e per l'adolescenza del DSM IV, la definizione sottolinea “la reazione di paura nei bambini ad un'esperienza specifica di stress estremo ed al trauma psicologico che comporta pericolo concreto o minaccia di morte o serie lesioni. Inoltre i sintomi devono causare disagio clinicamente significativo o interferire con le aree importanti del funzionamento”.
Per quanto riguarda l'ICD-10, la sindrome post-traumatica da stress viene definita come “una risposta ritardata e/o protratta ad un evento stressante o a situazioni di natura eccezionalmente minacciosa o catastrofica, in grado di provocare diffuso malessere in quasi tutte le persone.”
Nel diagnosticare il PTSD nei primi anni di vita, occorre evidenziare in primo luogo l'evento traumatico ed i seguenti sintomi definiti dalla Classificazione diagnostica: 0-3: 1) l'evento traumatico riemerge (gioco post-traumatico, racconto, incubi, angoscia quando viene chiesto di ricordare il trauma, episodi dissociativi in cui è riprodotto il trauma senza intenzionalità); 2) appiattimento della sensibilità del bambino o arresto o distorsione del processo di sviluppo dopo un evento traumatico (ritiro sociale, gamma limitata di affetti, perdita temporanea di competenze già acquisite, riduzione delle capacità di gioco); 3) aumento dell'attivazione (terrori notturni con risvegli, difficoltà di andare a letto, difficoltà del sonno, difficoltà di attenzione e concentrazione, ipervigilanza); 4) sintomi quali paure e aggressività (aggressività verso i pari gli adulti o gli animali, ansia di separazione, paura del buio o di andare al bagno da solo, comportamenti dannosi per sé stessi, comportamenti sessuali o aggressivi non adeguati all'età).
Continua a leggere:
- Successivo: Psicodinamica e psicopatologia dei traumi infantili
- Precedente: Psicodinamica e psicopatologia
Dettagli appunto:
- Autore: Salvatore D'angelo
- Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
- Facoltà: Psicologia
- Esame: Diagnosi Psicodinamica
- Titolo del libro: Manuale di psicopatologia dell’infanzia
- Autore del libro: M. Ammaniti
- Editore: Cortina
- Anno pubblicazione: 2001
Altri appunti correlati:
- Psicopatologia dell'età evolutiva
- Psicologia dello Sviluppo
- Lo sviluppo sociale del bambino e dell’adolescente
- L'infanzia rimossa
- Il Caso del piccolo Hans
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Disorganizzazione dell'attaccamento ed esiti psicopatologici lungo il ciclo di vita
- Disturbi del comportamento alimentare: Obesità infantile - Rassegna di metodi e strategie d’intervento
- Interventi riabilitativi sui disturbi del comportamento attraverso le arti marziali: la capoeria una possibile risorsa
- Nascere genitori: l’attesa di un figlio nelle narrazioni di madri e padri
- Fratelli: nati e cresciuti nella stessa famiglia ma diversi
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.