La standardizzazione quando i punteggi sono su scala ordinale
un problema presentato dalle scale ordinali è il numero dei soggetti presenti in graduatoria. In genere si risolve questo problema riconducendo la graduatoria a un’ipotetica graduatoria di 100 soggetto, si costruiscono cioè scale in gradi centili o percentili.
- Attualmente si preferisce esprime i dati in una scala a intervalli equivalenti e a tralasciare la scala ordinale. Spesso però questo non è possibile per alcuni motivi teorici.
I motivi che spingono a optare per una scala ordinale sono:
1. evidenziare una linea evolutiva che evidenzia stadi consecutivi ma di durata temporale diversa (es. Stadi Piagetiani)
2. Punteggi ipsativi --> le risp.del soggetto vengono pilotate verso scelte forzate, che lo costringono sistematicamente a scegliere fra due l’alternative. Tale metodo comporta una lunga serie di effetti negativi.
Operazioni consentite con la scala ordinale: Mediana per misurare la tendenza centrale; scarto interquartile o intercentile per misurare la variabilità; coefficiente di correlazione fra graduatorie; analisi della varianza per ranghi.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Antonino Cascione
[Visita la sua tesi: "''In Treatment''. Analisi di una fiction sulla psicoterapia psicoanalitica."]
[Visita la sua tesi: "Intercultura nella Scuola dell'Infanzia: il Punto di Vista dei Genitori."]
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Tecniche dei test
- Titolo del libro: I test in Psicologia - Fondamenti teorici e applicazioni
- Autore del libro: Lucia Boncori
- Editore: Il mulino
- Anno pubblicazione: 2006
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