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Le forme di mentalizzazione nei contesti interpersonali


La qualità della relazione gioca un ruolo importante nello sviluppo della capacità metacognitiva o di mentalizzazione: una forma di attaccamento sicuro porta ad uno sviluppo ottimale di mentalizzazione così come esperienze sfavorevoli di attaccamento causano a problemi nello sviluppo metacognitivo.
Per mentalizzazione si intende l’insieme delle conoscenze e delle abilità che, sviluppandosi nel corso dell’infanzia, permettono ad ogni essere umano di comprendere i fenomeni mentali e riflettere su di essi con finalità adattive; possedere una capacità metacognitiva significa pure possedere una Teoria della Mente, ovvero la capacità di rappresentarsi eventi mentali, di attribuire stati mentali a sé e agli altri e di spiegarne il comportamento.
La metacognizione emerge gradualmente nel corso dello sviluppo seguendo tappe ben precise:
- a 9 mesi, il bambino acquisisce l’attenzione condivisa;
- a 12 mesi, la natura finalistica di un’azione;
- tra i 12 e i 18 mesi, la capacità di condividere intenzioni e finalità;
- a 2 anni, il gioco di finzione;
- a 4 anni, la comprensione degli stati mentali soggiacenti ad un comportamento.

Tratto da I SISTEMI MOTIVAZIONALI NEL DIALOGO CLINICO. IL MANUALE AIMIT di Anna Battista
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