L'indagine filosofica di Schopenhauer
Arthur Schopenhauer nacque a Danzica nel 1788 e si pone come punto d’incontro di esperienze filosofiche eterogenee: Platone, Kant, il Romanticismo, l’Idealismo e la spiritualità indiana. Di Platone lo attrae la teoria delle idee, da Kant deriva l’impostazione soggettivista. Dal Romanticismo Schopenhauer trae l’irrazionalismo e il tema dell’infinito. Decisiva importanza gioca pure l’idealismo, considerato non al servizio della verità, ma di successo e potere. Tra le sue opere principali citiamo il Mondo come volontà e rappresentazione e la Volontà della natura.
Il punto di partenza della sua filosofia è la distinzione kantiana tra fenomeno e cosa in sé. Ma, mentre per Kant il fenomeno è la realtà e il noumeno un concetto-limite, per Schopenhauer il fenomeno è invece parvenza, sogno, ciò che nell’antica sapienza indiana è detto Velo di Maya, mentre il noumeno è la realtà che si nasconde dietro il fenomeno e che il filosofo deve scoprire.
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Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Valenza
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Filosofia
- Esame: Storia della Filosofia - a.a. 2007/08
- Titolo del libro: Protagonisti e testi della filosofia
- Autore del libro: N. Abbagnano, G. Fornero
- Editore: Paravia - Torino
- Anno pubblicazione: 2000
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