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Retrovirus, paragrafi appunti disponibili

Elenco dei paragrafi che approfondiscono il tema Retrovirus, ordinati in base alla data di pubblicazione.
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L'HIV

L'HIV ha fatto la sua comparsa nel 1981 quando in una comunità di omosessuali maschi di Los Angeles si incominciarono a registrare moltissimi casi di polmonite da Pneumocystis Carinii (PCP) mostravano una grave immunodeficienza e successivamente per questa infezione nel 1982 fu coniato il termine AIDS che vuol dire Sindrome da immunodeficienza acquisita. • Nel 1983 indipendentemente Pasteur a Parigi e Robert Gallo scoprirono un nuovo retrovirus nel sangue di un malato di AIDS da prima nominato HTL di tipo 3, successivamente è stato coniato il nuovo termine HIV Virus...

Il ciclo replicativo dei retrovirus

Eventi iniziali del ciclo replicativo Come vanno le cose una volta che il virus si è ancorato alla cellula? Deve riconoscere dei recettori. L'antirecettore è localizzato nella proteina SU. Entra per fusione, quindi l'envelope si fonde con la membrana della cellula ospite, il core virale viene ad essere liberato nel citoplasma, si spoglia parzialmente, e a scattare subito in queste prime fasi è il funzionamento della trascrittasi inversa, enzima obbligatoriamente presente nella particella virale infettante perché...

Descrizione del genoma dei retrovirus

Ricoperto dalla proteina nucleocapsidica, il genoma è formato da due identiche copie di RNA. Ognuna di queste copie è costituita da una molecola RNA lineare a polarità positiva e il contenuto, l’informazione genetica, è dato da 7 fino a 10 kilobasi. Caratteristica del genoma è quella di avere all’estremità 5’ un Cap e all’estremità 3’ una coda di poli(A), quindi le due estremità hanno caratteristiche del tutto sovrapponibili a quelli che sono i messaggeri della cellula ospite. In tutti i retrovirus sono almeno presenti tre geni: il gene gag, il gene pol ed il gene env. ...

Caratteristiche salienti dei virus

Innanzitutto i virus sono caratterizzati da delle dimensioni estremamente ridotte, siamo nell'ordine del nanometro, i virus più piccoli come i poliovirus hanno un diametro di circa 20 nm. I virus più grandi arrivano ad avere una dimensione più grande di circa 500 nm. Siamo al di sotto dei limiti di risoluzione per il microscopio ottico, di conseguenza, se noi vogliamo osservare un virus dobbiamo ricorrere a un microscopio elettronico. Per farvi entrare in questo ordine di grandezza, 1 nm corrisponde a 10⁻⁹ metri, quindi delle misure estremamente ridotte. Non c'è...