Diagnosi differenziale, paragrafi appunti disponibili
Elenco dei paragrafi che approfondiscono il tema Diagnosi differenziale, ordinati in base alla data di pubblicazione.
Registrandosi è possibile scaricare gratuitamente il PDF.
Diagnosi differenziale rispetto al disturbo delirante
• Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati Se un individuo con disturbo ossessivo-compulsivo è del tutto convinto che le sue convinzioni sono vere, allora la diagnosi di disturbo ossessivo-compulsivo, con insight assente/delirante credenze identificatore, dovrebbe essere dato piuttosto che una diagnosi di disturbo delirante. Allo stesso modo, se un individuo con disturbo dismorfico del corpo è completamente convinto che le sue credenze sono vere, allora la diagnosi di disordine dismorfico del corpo, con intuito assente/delirante credenze identificatore,...
Diagnosi differenziale rispetto al quadro di schizofrenia
• Disturbo bipolare di tipo I e II: valutare quanto (criterio temporale) la fase maniacale e depressiva sia duratura e quanto sia severa circa i deliri. La componente che differenzia i bipolari dagli schizofrenici sono le allucinazioni; costanti nella schizofrenia e disorganizzazione della vita in generale.• Schizoaffettivo: rispetto la schizofrenia ha una componente affettiva più ampia. Una diagnosi di disturbo schizoaffettivo richiede che una depressione o episodio maniacale verificarsi in concomitanza con i sintomi della fase attiva e...
Disturbo bipolare non specificato
Si fa diagnosi di disturbo bipolare di tipo II non specificato → se alcuni criteri quali per esempio quello temporale non è soddisfatto, cioè l’episodio si discosta leggermente (alla base c’è sempre una variazione del comportamento).Questa categoria si applica alle presentazioni in cui i sintomi caratteristici di un disturbo bipolare e correlati che causano disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti del funzionamento predominante, ma non soddisfano i criteri per uno qualsiasi dei disturbi bipolare e...
Diagnosi Differenziale dei vari disturbi trattati rispetto al quadro OCD
• Disturbo d’ansia generalizzato:Presenza di pensieri ansiogeni in entrambi i casi ma nel GAD ci sono preoccupazioni generali, su aspetti generali della vita (salute, scadenze, pagamento delle bollette ecc.), pensieri ricorrenti ansiogeni. Nell’OCD le ossessioni riguardano temi particolari e il più delle volte non relativi alla vita di tutti i giorni, possono includere contenuti irrazionali, di natura magica (se non faccio questo allora può capitare quest’altro), in questo senso anche il contenuto è diverso. Tipicamente nell’OCD si mettono in atto comportamenti...
Diagnosi differenziale rispetto al quadro Borderline
Diagnosi differenziale con disturbi clinici, come quelli psicotici, rispetto al quadro Borderline Abbiamo FENOMENI DISPERCETTIVI ED IDEE DI RIFERIMENTO nei disturbi borderline, ci sono differenze: i disturbi dispercettivi sono transitori nel borderline, duraturi nelle psicosi elemento di durata. Nel paziente borderline c’è una consapevolezza rispetto questi disturbi dispercettivi di non realtà (pseudoallucinazioni) elemento di capacità di giudizio (nei disturbi psicotici non c’è). Altro elemento di differenza è lo STRESS, nel...
La diagnosi differenziale
Questo processo di diagnosi è dinamico, di inclusione/esclusione. Per la diagnosi differenziale occorre valutare elementi di base: prima di tutto è difficile capire che il paziente simula la malattia o meno (questo è molto dipendente dal contesto (per esempio legale/assicurativo), spesso la simulazione è diretta a benefici secondari, questa ipotesi bisogna escluderla altrimenti questo comportamento è in funzione di un obiettivo. Il disturbo fittizio è la motivazione del paziente a riferire sintomi, e calarsi nella parte del...
Trattamenti
• Trattamenti prolungati nel tempo, senza un focus di intervento ben preciso• tendenza ad avere una rigida separazione tra professioni quali quelle dello psichiatra, dello psicologo e dell’assistente sociale• tendenza ad attribuire ai genitori la causa dei disturbi del bambino, ad esempio il concetto di madre schizofrenogena per il disturbo schizofrenico.• teorie di riferimento dominanti legate alle numerose correnti psicoanalitiche, caratterizzavano quel periodo storico. Non c’era connessione tra ricerca e pratica clinica.• pratica clinica...