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La politica e lo Stato nel modernismo islamico – A. Hourani


Una serie di autori cominciarono ad avanzare nuove idee sul modo in cui andavano organizzati la società e lo stato. Fu in questa generazione che il concetto di nazione si fece esplicito presso Turchi, Arabi, Egiziani e Tunisini. I vari movimenti nazionali sorsero in risposta a differenti sfide. Il nazionalismo turco fu una reazione alla pressione proveniente dall’Europa, ed al tracollo dell’ideale di un nazionalismo ottomano. Dal momento che in quest’epoca l’impero era divenuto uno stato turco-arabo, ogni tentativo di porre l’accento sulla predominanza dell’elemento turco aveva la conseguenza di sconvolgere l’equilibrio tra questo e gli arabi, e per reazione venne gradualmente alla luce un nazionalismo arabo.

Ma esso divenne una forza politica importante solo dopo che la rivoluzione del 1908 ebbe indebolito la posizione del sultano, portando alla presa del potere da parte dei “giovani Turchi”. Dal momento che la politica di questi ultimi era tesa a porre l’accento sull’unità nazionale dell’impero, tendeva all’affermazione di un nazionalismo turco; così alcuni ufficiali arabi cominciarono ad avanzare le richieste, non subito di uno Stato arabo indipendente, ma di un maggior decentramento. In questa fase il nazionalismo turco e quello arabo non erano rivolti contro gli abusi del potere europeo, ma piuttosto verso problemi d’identità e l’organizzazione politica dell’Impero. Al contrario, i nazionalismi egiziano, tunisino e algerino furono diversi sotto questi aspetti. Tutti e tre si trovavano ad affrontare i problemi specifici della dominazione europea, e tutti e tre si occupavano di questi problemi in un paese ben definito.

Tratto da STORIA DEL MONDO CONTEMPORANEO di Domenico Valenza
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