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Movimenti organizzati dei consumatori


Il consumatore è tutelato dal movimento consumeristico degli anni 60’ che interviene ad aiutarlo nelle sue scelte e gli da strumenti per confrontare le diverse offerte disponibili.
Sono sorte leggi e autorità di controllo, e vi è stato un riconoscimento di diritti collettivi alle associazioni di consumatori foriero di tutela e difesa del consumatore. In ogni paese industrializzato, per primo gli Stati Uniti, tali associazioni, forti e potenti, generatrici di progresso, permettono un riequilibrio dei poteri. Ricerche recenti relative ai rapporti tra marche e consumatori organizzati hanno evidenziato che:
1 - i consumatori hanno saputo affermare la propria potenza e autorevolezza
2 - le loro rivendicazioni spaziano su un terreno più ampio,in particolare quello dell’etica, e le marche accettano, assumendo le loro globali responsabilità
3 - esiste un rischio legato alla potenza dei consumatori connessa ad interessi particolari, a detrimento del controllo della qualità del prodotto.

La prima associazione di difesa dei diritti del consumatore nasce negli Stati Uniti nel 1936 (anche se solo negli anni 60 assume importanza.) dettata dall’esigenza politica americana di impedire tutte le egemonie, pericolose per l’equilibrio economico o politico. La legislazione antitrust fa riferimento a due leggi fondamentali: la legge Sherman del 1980 e la legge Clayton del 1914 che sanzionano le situazioni di monopolio, il non rispetto della concorrenza, la manipolazione dei prezzi e la formazione dei cartelli e che hanno come garanti due autorità federali: la divisione antitrust del ministero della Giustizia e la Federal trade Commission. L’esistenza di queste strutture di controllo ha profondamente segnato la storia del capitalismo americano e oggi rimane determinante. Si può citare, ad esempio, la condanna di Ford nel 1972 per aver indebitamente aumentato il prezzo delle autovetture o recentemente i processi intentati a Microsoft per il monopolio del mercato del software. Negli anni 60’, in U.S.A. le riforme progressiste della corte suprema rimodellano la vita cittadina. Uguaglianza di fronte alla giustizia, davanti alla legge, di fronte al voto. Nel contempo economisti, quali Galbraith, sottolineano il pericolo di un’appropriazione eccessiva dei produttori della società di consumo avvantaggiati dall’accesso ai capitali in condizioni migliori, in grado di assorbire i concorrenti e di accaparrare le tecnologie migliori. Il controllo delle concentrazioni capitalistiche dimostra, però, i suoi limiti, e non garantisce i diritti del consumatore. Galbraith suggerisce di creare un contropotere e nel 1964 viene nominato nel governo americano un assistente speciale per la difesa dei consumatori.

Tratto da PROLOGO. LE MARCHE COME FATTORI DI PROGRESSO di Priscilla Cavalieri
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