Refining & Marketing
Per quanto riguarda il Refining & Marketing, Eni è il primo operatore nel settore della raffinazione in Italia. Nella distribuzione di prodotti petroliferi è leader nel mercato italiano e vanta importanti posizioni in vari Paesi del resto d'Europa.
Nel 2009, escludendo l'impatto della cessione nel 2008 delle attività di distribuzione nella Penisola Iberica (-1,52 milioni di tonnellate), le vendite di prodotti petroliferi (45,59 milioni di tonnellate) sono diminuite di 3,57 milioni di tonnellate rispetto al 2008, pari al 7,3%, a causa principalmente dei minori volumi venduti sul mercato extrarete in Italia e all'estero.
Nel 2009 gli investimenti tecnici del settore di 635 milioni di euro hanno riguardato:
- l'attività di raffinazione, supply e di logistica in Italia (436 milioni di euro), finalizzati essenzialmente al miglioramento del grado di conversione e della flessibilità degli impianti, tra cui la realizzazione dell'impianto Est di Sannazzaro e di due nuove unità di hydrocracking presso le raffinerie di Sannazzaro (in marcia da luglio) e Taranto nonché interventi in materia di salute, sicurezza e ambiente;
- il potenziamento della rete di distribuzione di prodotti petroliferi in Italia e dell'attività di extrarete e GPL (118 milioni di euro);
- il potenziamento della rete di distribuzione di prodotti petroliferi e l'acquisto di stazioni di servizio nel resto d'Europa (54 milioni di euro).
Complessivamente gli investimenti in salute, sicurezza e ambiente sono stati di 78 milioni di euro.
Nel 2009 il settore Refining & Mrketing ha conseguito una perdita operativa adjusted di € 357 milioni con un peggioramento di € 937 milioni rispetto al 2008 per effetto essenzialmente della rilevante flessione del margine di raffinazione dovuta all'andamento negativo dello scenario. La perdita netta adjusted è stata di € 197 milioni con un peggioramento di € 718 milioni nonché della riduzione dei risultati delle società valutate coni il metodo del patrimonio netto.
Nel 2010 il settore ha dimezzato la perdita operativa adjusted (da - € 357 milioni nel 2009 a - € 171 milioni) per effetto di uno scenario di raffinazione più favorevole e dei risultati positivi dell'attività di marketing, nonostante il calo delle vendite ratail in Italia. Aggiungendo il contributo positivo dei risultati delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (+€ 17 milioni), la perdita netta adjusted del 2010 si attesta a -€ 49 milioni con un sensibile progresso rispetto all'esercizio precedente (+75,1%).
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